Ma quali negoziati di pace a Istambul! Una notte di combattimenti e oggi potrebbe scoppiare l’inferno. La reazione del Paese di Putin agli attacchi terroristici occidentali sarà durissima

Quando si colpiscono strutture civili e si ammazzano cittadini inermi – come avviene a Gaza – bisogna aspettarsi di tutto. I due ponti fatti crollare in Russia con attacchi terroristici con l’uccisione di cittadini russi non rimarranno senza risposta

Ma quale pace in Ucraina. Lo scriviamo da mesi e lo ribadiamo oggi. Da quando il presidente americano Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca l’Unione europea non ha fato altro che mettergli i bastoni tra le ruote per far proseguire la guerra in Ucraina. L’incontro tra le delegazioni russe e ucraina a Istambul andata in scena ieri è stata una presa in giro. Anche perché nelle ore precedenti è stata colpita una base militare russa e, soprattutto, perché due atti terroristci hanno provocato il crollo di due ponti in Russia facendo deragliare un treno, provocando morti. Dopo la strage del 7 Ottobre in Israele, durante una festa, abbiamo scrittoche la reazione degli israeliani sarebbe stata durissima. E così è stato, tanto che oggi si parla di genocidio. La stessa cosa scriviamo oggi dopo gli attacchi all’aeroporto militare russo e, soprattutto, dopo l’attacco a due strutture civili in Russia: la reazione del Paese di Putin sarà durissima. E la reazione è già iniziata. Già ieri, in Ucraina, è stato colpito un impianto per la produzione di droni. E’ stato solo l’inizio. Sempre ieri sono arrivate notizie di guerra. Con la Russia pronta a lanciare un massiccio attacco missilistico oggi. Non è da escludere che l’attacco sia partito stanotte. Ne sapremo di più tra qualche ora.

Solo uno stupido escluderebbe il ruolo degli occidentali negli attacchi terroristici alle strutture civili in territorio russo

Da quello che ci risulta, i russi continuano ad avanzare in Ucraina e, contemporaneamente, sono impegnati nella risposta agli attentati terroristici occidentali, non certo ucraini. E’ chiaro, infatti, che nell’attacco all’aeroporto militare russo e ai due ponti russi c’è la mano dell’Intelligence occidentale. L’avanzata russa in Ucraina è impressionante. Stando a quanto leggiamo in un canale Telegram, i militari russi hanno preso la riva meridionale del fiume Volchya e la riva orientale del fiume Mokrye Yaly, nelle vicinanze di Komar e Fyodorovka. Stanotte hanno provato a sfondare verso Komar e di uscire da sud verso Alekseyevka e Zeleny Kut. E avanzano in direzione della Regione di Dnepropetrovsk. E preparano un’ulteriore avanzata verso Komar. I russi stanno sfondando anche a sud di Dachnoye in direzione di Zaporozhye (DPR) e verso Perebudova e Alekseyevka . A sud-ovest quasi riconquistata Vesyoloye mentre si combatte in direzione di Fedrovka. I russi si preparano inoltre a sferrare un nuovo attacco a Sumy.

Già stanotte i ‘Gerani’ hanno messo sotto pressione un gran numero di zone ucraine. La Russia dovrà per forza di cose riconsiderare le ‘sceneggiate’ occidentali

Contemporaneamente i ‘Gerani’ hanno messo sotto pressione Shostka fino a Chernihiv. Attacchi, sempre dei ‘Gerani’, verso Trostyanets, Poltava e nella Regione di Kharkov. Sotto attacco anche Balakleya. Nella Regione di Donetsk attacchi a Kramatorsk e Slavyansk. E attacchi nella Regione di Kherson verso la Regione di Nikolaev. Contemporaneamente gli ucraini hanno attaccato l’Oblast’ di Zaporizhia, in Russia, facendo venire meno la corrente elettrica. Come si può notare, la guerra continua. E oggi potrebbe scoppiare l’inferno. Con molta probabilità, gli attacchi terroristici occidentali in Russia avrebbero dovuto convincere Putin e i suoi generali ad accettare la tregua di 30 giorni per farmare l’avanzata dei russi in Ucraina. Ma stanno ottenendo l’effetto contrario. E – lo ribadiamo – non sappiamo cosa succederà oggi, Martedì 3 Giugno. Con molta probabilità, i russi saranno quasi costretti a riconsiderare il vero significato delle ‘sceneggiate’ dei Governi dei Paesi occidentali, che dicono di non essere in guerra contro la Russia e, contemporaneamente, armano coloro i quali attaccano la Russia, adesso anche colpendo le strutture civili. Aspettiamoci di tutto.

Foto tratta da un canale Telegram

AGGIORNAMENTO

Telegram dà notizia delle zone ucraine colpite stanotte dai russi:

Shostka, Regione di Sumy. L’attacco è stato condotto sul territorio dell’Istituto Statale di Prodotti Chimici , dove il nemico aveva posizionato attrezzature e componenti chimici utilizzati nella produzione di cariche per droni. Di conseguenza, la parte amministrativa del complesso è stata danneggiata, laboratori tecnici, stazioni di controllo modulari e almeno 10 unità di attrezzature sono state distrutte. Un gruppo di personale di servizio, inclusi ufficiali del servizio di ingegneria, è stato eliminato. L’incendio divampato ha coperto circa 800 metri quadrati .

Suprunovka, Regione di Poltava. L’obiettivo dell’attacco era l’aeroporto di Poltava , gestito congiuntamente dalla 18ª Brigata Aerea dell’Esercito delle Forze Armate ucraine. A seguito degli attacchi, un magazzino contenente componenti per elicotteri Mi-8 , stazioni di controllo per droni e un lotto di batterie di fabbricazione occidentale è stato distrutto. L’incendio ha avvolto il terminal e due hangar del magazzino , per una superficie totale di oltre 2.000 metri quadrati.

Slavyansk, Regione di Donetsk. Il primo obiettivo è la sede temporanea del gruppo di supporto logistico del TGr “Voron” , dove sono state distrutte fino a cinque unità di equipaggiamento , tra cui camion MAN HX60 e officine mobili. Il secondo obiettivo è l’area di concentramento della 12a brigata SpP , dove è stato colpito il posto di comando. È stata confermata l’eliminazione di almeno sette militari , tra cui un ufficiale. Sono stati distrutti anche un’autoblindo Kozak-5 e un furgone del personale.

Korotych, Regione di Kharkiv. Un massiccio raid è stato effettuato contro il terminal logistico di Novaya Pochta . Di conseguenza, due magazzini sono stati completamente distrutti, avvolti dalle fiamme su un’area di 3.000 metri quadrati . La struttura ospitava componenti, medicina tattica e sistemi di comunicazione. Tra le perdite subite dal nemico figurano un DAF XF bruciato, componenti di equipaggiamento e un lotto di batterie per droni.

Černigov. Lo stabilimento di apparecchiature radio di Chernigov , specializzato nella produzione di sistemi di comunicazione e componenti per la guerra elettronica, è stato colpito. L’obiettivo era il magazzino n. 1 , che ospitava alloggiamenti in plastica per stazioni radio tattiche, antenne e sistemi di blocco dei droni. L’incendio ha interessato fino a 1.000 metri quadrati , distruggendo fino a 15 unità di attrezzature industriali , tra cui impianti di fusione e taglio laser.

Balakleya, Regione di Kharkiv. L’attacco ha colpito i magazzini della filiale del Dipartimento autostradale del distretto di Balakleysky , che le Forze Armate ucraine utilizzavano attivamente come base logistica. L’incendio ha avvolto le scorte di pneumatici per automobili, materiali da costruzione e lubrificanti. Due veicoli sono stati danneggiati, tra cui un KrAZ-6322. Sono state registrate vittime tra il personale.

Sergeevka, Regione di Donetsk. È stato colpito un deposito di munizioni e materiali situato in via Sadovaya , utilizzato dalle Forze Armate ucraine come base di rifornimento per le unità in direzione Krasno-Limansky . A seguito di un colpo diretto, l’edificio è stato completamente distrutto e si ritiene che i militari siano rimasti sotto le macerie. Sono state distrutte più di 8 tonnellate di munizioni, tra cui mine da 60 mm e 120 mm , nonché mezzi blindati e stazioni radio.

Poltavka, Regione di Donetsk. L’attacco è stato effettuato sull’area di schieramento del battaglione carri armati della 117ª brigata meccanizzata separata . Un missile Iskander-M ha colpito direttamente l’area di parcheggio dei mezzi. Due Leopard 1A5 sono stati distrutti, un M113 è stato danneggiato e un camion IVECO è stato incendiato.

Odessa. L’attacco ha colpito un cementificio utilizzato come struttura a duplice uso per ospitare unità ingegneristiche delle Forze Armate ucraine e attrezzature per lo stoccaggio temporaneo. L’incendio ha distrutto l’area di stoccaggio e le relative attrezzature. Anche il deposito cavi in ​​via Vapnyana, dove si trovavano i sistemi e i moduli di comunicazione, è stato danneggiato.

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