Olio d’oliva extra vergine in Italia: poca produzione e prezzi alti ovunque. In Sicilia tra 10 e 12 euro al litro. Perché conviene investire in questo settore

Intervista a trecentosessanta gradi a Mario Pagliaro, chimico del Cnr, grande esperto di agricoltura e mercati agricoli

Un mese dopo l’inizio del raccolto delle poche olive in Sicilia, vediamo qual è la situazione del mercato dell’olio nella nostra Isola e in Italia. Mario Pagliaro ci aveva anticipato dialogando con noi due settimane fa che il prezzo – al record storico – non sarebbe sceso. Vediamo dunque cos’è accaduto. E cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Chimico, ricercatore al Cnr, Pagliaro conduce molteplici ricerche nel campo della bioeconomia.

Ogni anno i commercianti fanno scendere rapidamente il prezzo dell’olio. E’ andata così anche quest’anno?

“No. Per fare scendere il prezzo di una derrata agricola occorre importarne grandi quantità come accade da due anni con il grano dalle ex repubbliche sovietiche importato in Italia in quantitativi record direttamente o tramite i porti turchi. In tutto il bacino Mediterraneo la quantità di olio disponibile non è nemmeno sufficiente a soddisfare la domanda interna. Dunque, il prezzo è rimasto su livelli record tanto in Sicilia che nel resto d’Italia, dove la situazione non ha precedenti quanto a prezzo e disponibilità di prodotto”.

Ma qual è il prezzo dell’olio venduto in frantoio?

“Nel territorio agrigentino, ad esempio, è di 10 euro al litro. Quando il 25 Ottobre un suo collega giornalista è andato in un frantoio di quel territorio per chiedere informazioni, quasi non credeva di dover riportare quel prezzo. Il presidente di un’associazione agricola intervistato lo informava che si tratta di aumenti del 42-43 per cento su un prezzo che lo scorso anno ‘a bocca di frantoio’ era di 7 euro. Ma il prezzo dell’olio extra vergine di oliva lo scorso anno in moltissimi frantoi raggiungeva a stento i 6 euro, e con 5 euro era possibile acquistare ottimo extravergine. Infatti, la stessa testata giornalistica commentando la protesta di 300 agricoltori siciliani riuniti a Sciacca che chiedevano un prezzo minimo, esattamente un anno fa parlava di un prezzo di 5,65 euro al chilo, che gli agricoltori ritenevano insufficiente a remunerare il loro lavoro”.

E negli altri areali della Sicilia quali sono i prezzi?

“Sono altissimi ovunque. Quando si parla di prezzi, il mio consiglio è quello di osservare quelli effettivamente praticati dalle aziende che producono l’olio d’oliva extra vergine e lo vendono, tanto in lattine metalliche che in bottiglia. I prezzi disponibili online sui siti web delle aziende sono quelli realmente indicativi perché non comprendono il margine di profitto dei commercianti che comprano olio per poi rivenderlo aggiungendo il loro margine di profitto. 

E quali sono questi prezzi? 

“Prendiamo la latta da 5 litri. Nel territorio trapanese lo troviamo a 12 euro oppure a 12,5 euro. In quello agrigentino a 14,6 euro. In quello catanese a 13 euro. Se poi andiamo sulla produzione biologica, nel territorio palermitano una latta da 5 litri è venduta a 85,5 euro. Sono solo alcuni dei prezzi in un contesto produttivo fatto di centinaia di produttori diversi che, lo ricordiamo, sono liberi di vendere il loro olio al prezzo che ritengono più giusto. Ma il trend è evidente: il prezzo dell’olio di oliva è al record storico”.

Ma a questi prezzi buona parte delle famiglie siciliane non potrà più consumare olio di oliva?

“Purtroppo è così. Il reddito pro capite siciliano è troppo basso per sostenere simili prezzi, peraltro in un contesto di aumento generalizzato dei prezzi che ha toccato e tocca tutti i generali alimentari, partendo dal pane e dalla pasta. Il lato positivo è che i produttori siciliani di olio di oliva extra vergine stanno realizzando ricavi che non hanno mai conosciuto”.

Ma se le famiglie in larga parte non comprano, a chi lo stanno vendendo, il loro olio i produttori siciliani?

“Lo vendono direttamente alle famiglie siciliane abbienti, e a quelle altrettanto abbienti – molto più numerose – fuori dalla Sicilia. Così come lo vendono ai gestori dei ristoranti e degli hotel, siciliani e non, frequentati dagli italiani più ricchi e dal turismo di élite. Per il resto, ormai lo vendono in gran parte fuori dalla Sicilia: nel resto d’Italia e del mondo. Internet ha disintermediato il commercio e non hanno più bisogno di ‘buyers’, ovvero di intermediari commerciali fra produttore e consumatore. Invece non hanno più alcun interesse, di fronte a prezzi così remunerativi, a vendere il loro olio ai supermercati”.

E fuori dalla Sicilia, nel resto d’Italia, qual è la situazione?

“Tutte le regioni italiane registrano una bassa produzione e prezzi altissimi. In Puglia, il prezzo è così alto che olio e olive ormai viaggiano sotto scorta per i continui furti. Anche per la regione che produce, di gran lunga, la maggiore quantità di olio in Italia – parliamo sempre della Puglia – il modo migliore di conoscere i prezzi è osservare quelli praticati online dai produttori. A Bisceglie un produttore vende 10 litri di olio nuovo in lattina a 114 euro. In Umbria e in Toscana ormai si parla apertamente dell’olio di oliva extra vergine come prodotto di élite, il cui costo non è più accessibile a buona parte della popolazione. Persino in Calabria, di gran lunga la regione più povera d’Italia, nel Crotonese il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine ha raggiunto gli 11 euro“.

Un’ultima domanda in attesa di risentirci il prossimo mese, a ridosso di Natale. Farebbe bene un giovane siciliano a investire nella coltura degli ulivi e quindi nella produzione dell’olio? Oppure i prezzi dopo questa stagione eccezionale scenderanno?

“Farebbe benissimo a investire nella produzione di olive da olio. I prezzi non scenderanno più. A mio avviso, l’olio aumenterà ulteriormente di prezzo, raggiungendo e superando in termini di valore economico quello del vino. Le condizioni meteorologiche altamente dinamiche determinano una continua riduzione della produzione, mentre la domanda per quello che è ormai riconosciuto come il migliore fra tutti i grassi alimentari non fa che crescere costantemente. Vi aggiunga le tensioni nel mondo determinate dalla crisi delle relazioni internazionali. Inoltre, producendo olio d’oliva extra vergine di alto pregio, il prezzo a cui il nostro giovane agricoltore potrà vendere l’olio supera abbondantemente i 30 euro al litro: come fanno già oggi decine di produttori siciliani che sono arrivati a vendere il loro olio pregiatissimo in bottiglie non più da mezzo litro, ma persino da un quarto di litro”. 

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