Palermo si allaga perché le aree di drenaggio sono intasate dalla munnizza. Mondello e Partanna Mondello da sempre aree a rischio

Ieri a Palermo c’è stata una pioggia ordinaria, peraltro di breve durata. Gli allagamenti di Mondello e Partanna Mondello sono un inquietante campanello d’allarme che, in tempi di allarmanti cambiamenti climatici, non annunciano nulla di buono

A Palermo, ieri, non c’è stata alcuna alluvione. Solo dieci minuti o giù di lì di pioggia, neanche tanto intensa, ed è andato in scena il caos: allagamenti di qua e allagamenti di là. Ribadiamo: appena dieci minuti di pioggia ed è scattata l’emergenza nei sottopassi della Circonvallazione, dalle parti di San Lorenzo, nel quartiere ZEN e, naturalmente, a Mondello e a Partanna Mondello. Di Mondello e Partanna Mondello la storia è nota: sono zone fragile della città, con problemi di natura idrogeologica mai affrontati e che, anzi, nel corso degli anni, si sono aggravati. Mondello e Valdesi, negli ultimi vent’anni hanno subito un impressionante processo di ‘cementificazione’, mentre Partanna Mondello da decenni si allaga anche con piogge normali. Va ricordato che l’area di Mondello era una palude che è stata bonificata nei primi del 900; è un’area che ha problemi di drenaggio che il cemento incontrollato ha amplificato. Se dieci minuti di pioggia di media intensità provocano allagamenti non vogliamo pensare che cosa succederebbe con una pioggia intensa di un paio di ore. La cosa incredibile è che la pubblica amministrazione, invece di migliorare il drenaggio e, in generale, invece di affrontare i problemi idrogeologici si accinge a realizzare una linea di Tram, per portare a Mondello altro cemento. Irrazionalità allo stato puro, considerato che viviamo un tempo di impetuosi cambiamenti climatici con pesanti alluvioni che hanno già colpito alcune aree della nostra Isola.

I sottopassi della Circonvallazione e tante altre aree cittadine si allagano perché gran parte dei punti di drenaggio sono intasati da un ultradecennale accumulo di immondizia. Anche in questo caso siamo davanti a un segnale inquietante

Diverso il discorso per le aree della città che si allagano con semplici piogge ordinarie. E’ chiaro che, in questi casi, l’immondizia, che a Palermo è un problema serio da oltre dieci anni, ha ostruito le griglie di deflusso dell’acqua. Sarebbe necessario ‘stuppari’, come si usa dire nella lingua siciliana, tutte le caditoie della città. Non è un’operazione facile, perché in città come già ricordato, la munnizza ristagna nelle strade da oltre un decennio e l’intasamento sarà mostruoso. Con molta probabilità, in tanti i punti di drenaggio della città ci sarà munnizza stratificata da anni. Si può fare qualcosa? No, perché le condizioni finanziarie del Comune di Palermo non lo consentono. Ormai non solo a Palermo ma in tutte le pubbliche amministrazioni siciliane i soldi pubblici si trovano soltanto per foraggiare grandi appalti per opere pubbliche che non si completano mai. Di tutto il resto, compresi i rischi idrogeologici, di fatto non gliene frega niente a nessuno. E allora? Chi scrive lo dice da anni: a Palermo il problema degli allagamenti si risolverà solo se si materializzerà un’alluvione. Senza un’alluvione con gravi danni non si interverrà in modo radicale per affrontare il problema, anche perché le responsabilità sono così diffuse – si pensi alla citata ‘cementificazione’ di Mondello – che nessuna forza politica può porre questo problema.

Foto tratta da MeteoWeb

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