Pronto Soccorso ‘sotto assedio’ tra influenza, Covid e abbuffate di Natale. Nel resto d’Italia situazione peggiore rispetto alla nostra Isola. Attacco a Sud Italia e Sicilia contro gli interessi USA?

Alle radici della crisi della sanità pubblica italiana. La polmonite sinciziale tra i quarantenni. Il ‘caso’ della sanità siciliana

Il Fatto Quotidiano pubblica un articolo sul caos nei Pronto Soccorso italiani. La situazione, dopo anni di tagli alla sanità pubblica, è difficile in condizioni ordinarie. Diventa drammatica durante le vacanze natalizie, quando gli ospedali pubblici sono già sotto pressione a causa dei tanti pazienti anziani e non soltanto anziani colpiti dall’influenza e dal Covid. Il giornale ha ripreso un’intervista all’ANSA di Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), che ha definito “sotto assedio” le strutture sanitarie d’emergenza con tempi d’attesa sempre in aumento. “Solo nel Lazio – ha detto De Iaco all’ANSA -i pazienti in attesa di ricovero nei Ps sono al momento oltre 1100; arrivano a 500 in Piemonte, mentre in Lombardia i ricoveri ordinari sono stati sospesi proprio a causa del sovraffollamento. A livello nazionale stiamo registrando una fortissima pressione su tutti i Ps e in varie Regioni sono stati attivati i piani contro il sovraffollamento da parte di ospedali e aziende sanitarie. I piani sono mirati al reperimento di ulteriori posti letto ma, dal momento che i posti letto ospedalieri sono cronicamente insufficienti, in pratica non si può fare altro che sottrarre letti ad altre specialità come ad esempio la chirurgia. Il problema, ovviamente, non si risolve in questo modo”. A quanto pare, dice sempre il presidente della Società italiana di medicina di emergenza, “non c’è solo l’aumento dei pazienti over 80 più o meno vaccinati, ma sto vedendo anche pazienti 40enni con polmonite sinciziale non Covid. Anzi, ultimamente arrivano meno casi Covid in Pronto soccorso”.

E’ l’adesione all’euro che, indirettamente, ha provocato la crisi della sanità pubblica italiana. Ed è il Governo Monti che comincia l’attacco concentrico agli ospedali pubblici italiani

In Sicilia ci lamentiamo spesso dei Pronto Soccorso, ma nelle altre Regioni italiane lo scenario non è diverso. Anzi in alcuni casi è peggiore. Il problema, è inutile girarci attorno, sta nei tagli alla sanità pubblica. Il problema, è inutile girarci attorno, è legato alla disgraziata adesione dell’Italia all’euro. In questo momento l’Italia paga circa 80 miliardi di euro all’anno di interessi sul debito pubblico, che ammonta a poco meno di 3 mila miliardi di euro. Un debito pubblico che, per il 70-80%, è di natura truffaldina, frutto dell’adesione dell’Italia prima al Trattato di Maastricht (1992) e poi, sette anni dopo, nel 1999, con l’adesione dell’Italia all’euro. Paradossalmente l’Italia aderisce all’euro mentre occupa la presidenza della Commissione europea (Romano Prodi). Con l’adesione all’euro, ad un cambio con la vecchia lira sfavorevolissimo per l’Italia e con un folle sistema di monetazione a credito, inizia la crescita del debito pubblico italiano che non si fermerà più. Scarsa conoscenza degli elementi di base dell’economia e disinformazione riescono a far credere ai cittadini che il debito pubblico italiano cresce perché il nostro è un Paese di spendaccioni. Una bugia colossale. Nel 2011 la Germania e la Francia – che millantano crescite economiche – impongono una maggiorazione dei tagli all’Italia. Il Governo Berlusconi si oppone e viene fatto fuori con un ‘golpe’ monetario-finanziario portato avanti dalle banche tedesche a colpi di spread. Il Governo Berlusconi viene fatto fuori e arriva l’ ‘europeista’ Mario Monti che si presenta con l’IMU, la legge Fornero e i primi tagli alla sanità pubblica e alla scuola. Comincia da qui il calvario della sanità pubblica italiana.

Euro money is like a sinking ship.
Il meccanismo infernale dell’euro applicato alla situazione italiana serve solo a far aumentare il debito pubblico e, di conseguenza, a far crescere gli interessi sul debito pubblico che gli italiani pagano con maggiori tasse e imposte e con minori servizi

Il Governo Monti traccia la via da seguire per impoverire l’Italia. Il vero obiettivo della Ue, in verità, è mettere le mani su 5-6 miliardi di euro di risparmio privato. Ma almeno su questo la politica italiana fa muro. Però il sistema monetario è sempre quello, l’euro. Con l’Italia costretta a indebitarsi ogni anno. Nessuno spiega agl’italiani com’è possibile che, con l’introduzione dell’IMU, con le terribili penalizzazioni ai pensionati, con i tagli spaventosi alla sanità pubblica, con la precarizzazione del lavoro (Jobs Act, Governo di Matteo Renzi dell’immancabile ‘europeista’ Partito Democratico) il debito pubblico italiano, invece di diminuire, aumenti. La spiegazione è che la “produttività” dell’Italia è bassa. Diminuendo il costo del lavoro e aumentando la produttività il debito pubblico si ridurrà, parola dei massoni e predoni dell’Unione europea. Una minchiata colossale, perché ciò presuppone una crescita economica addirittura maggiore di quella cinese negli anni migliori di questo Paese. In realtà, il meccanismo infernale dell’euro applicato alla situazione italiana serve solo a far aumentare il debito pubblico e, di conseguenza, a far aumentare gli interessi sul debito pubblico che gli italiani pagano con maggiori tasse e imposte e con minori servizi (vedi, appunto, i tagli alla sanità pubblica).

Il grosso degli interessi sul debito pubblico truffaldino l’Italia l’ha pagato e continua a pagarlo riducendo anno dopo anno il numero di medici e di infermieri che operano nella sanità pubblica, riducendo il numero di posti letto, eliminando interi reparti dagli ospedali pubblici

Siamo arrivati al punto centrale: a partire dagli anni del Governo Monti fino ad oggi dove ha preso i soldi l’Italia per pagare gli interessi sul debito pubblico? In primo luogo tagliando ripetutamente i fondi alla sanità pubblica. Certo, ci sono stati anche i tagli alla scuola, alle università, ai Comuni, alle Regioni, alle Province ormai quasi scomparse. Ma il grosso degli interessi sul debito pubblico truffaldino l’Italia l’ha pagato e continua a pagarlo riducendo anno dopo anno il numero di medici e di infermieri che operano nella sanità pubblica, riducendo il numero di posti letto, eliminando interi reparti dagli ospedali pubblici. Purtroppo non solo non è facile illustrare alle persone come stanno le cose, ma gli stessi cittadini italiani, tra televisione, Grandi sorelle e cugine, partite di calcio e via continuando non sono particolarmente attenti all’Italia che piano piano cola a picco. Addirittura, in Sicilia, ci sono elettori che votano ancora PD, ignorando che in poco meno di 9 anni di Governo regionale siciliano questo partito ha letteralmente massacrato l’autonomia finanziaria della nostra Isola. Per non parlare dei tagli alla sanità siciliana che cominciano nel 2006 con il Governo nazionale a guida PD di Romano Prodi. I siciliani, nella grande maggioranza dei casi, si accorgono dei problemi solo quando vengono toccati direttamente. Nella sanità, per esempio, si accorgono del delirio solo quando finiscono in un Pronto Soccorso con pochi medici e pochi infermieri. Con gli stessi Pronto Soccorso che si trovano nell’impossibilità di trasferire i pazienti nei reparti per mancanza di posti letto. Solo quando aspettano ore e ore prima di essere visitati, o quando finiscono in una barella dentro i ‘reparti’ dei Pronto Soccorso (non sapendo dove piazzare i pazienti, anche gravi, nei Pronto Soccorso hanno istituzionalizzato i ‘reparti’), o quando aspettano mesi e mesi prima di un esame diagnostico nelle strutture sanitarie pubbliche i siciliani si incazzano; se non incappano direttamente nel delirio sanità pubblica preferiscono le ‘verità’ della televisione, le partite di calcio e sollazzi vari. Spiace scriverlo ma nella stragrande maggioranza dei casi è così.

Adesso è arrivato il nuovo Patto di stabilità. Che si accompagnerà all’Autonomia differenziata contro Sud e Sicilia. Mossa per mettere in difficoltà gli americani?

Sapete qual è la novità? Che, tra una partita di calcio e l’altra, tra intrattenimenti e ‘amorazzi triviali’ confezionati dalla televisione è arrivato il nuovo Patto di stabilità voluto dall’Unione europea dove continuano a comandare i tedeschi che, sottobanco, sono alleati di Russia e Cina contro gli Stati Uniti d’America: ovvero da 12 a 18 miliardi di euro all’anno da togliere dalle tasche degl’italiani. Taglieranno altri fondi agli ospedali pubblici? Taglieranno altri fondi ai Comuni? Aboliranno del tutto le Province? Aumenteranno l’età pensionabile portandola a 80 anni? Da qualche parte i soldi dovranno trovarli. Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che la prima cosa che il Nord Italia chiederà al Governo di Giorgia Meloni sarà l’applicazione dell’Autonomia differenziata, ennesima truffa per scippare a Sud e Sicilia altri 60-70 miliardi di euro all’anno. Questa mossa è probabilmente avallata dalla Germania per mettere in difficoltà gli americani che hanno grandi interessi strategici in Sicilia e anche in alcune aree del Sud Italia? Chissà. Certo è che la base militare di Sigonella si trova nella nostra Isola mentre l’Allied Joint Force Command (JFC)-Naples, comando militare NATO, ha sede a Giugliano in Campania, nell’area della città metropolitana di Napoli. Fantapolitica? Chissà. Intanto nelle ultime settimane c’è un aumento della violenza, a Palermo e non soltanto Palermo. Coincidenze?

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