Putin: la pace in Ucraina ci sarà quando verrà completata la “denazificazione” e la “smilitarizzazione”. In pratica chiede la resa di Ucraina e Occidente

Quello del presidente russo è un discorso di una logica stringente: chi in guerra depone le armi si arrende. Putin sa benissimo che Ucraina e Occidente non si arrenderanno mai. Morale: la guerra in Ucraina continuerà

“La pace in Ucraina ci sarà quando la Russia avrà raggiunto i suoi obiettivi”. Un discorso durissimo, quello del presidente della Russia, Vladimir Putin. Di fatto, è il discorso di chi ha vinto una guerra e sta imponendo le proprie condizioni. E la guerra in Ucraina contro tutto l’Occidente la Russia l’ha vinta veramente. Ormai, soprattutto in Ucraina, è Inverno pieno. Ci si aspettava un po’ di calma. Invece i militari russi avanzano anche tra neve e ghiaccio, conquistano posizioni giorno dopo giorno. Non forzano la mano, anche se ogni tanto assestano qualche ‘zampata’, come il bombardamento di Kiev di due giorni fa. E’ la tecnica dello stillicidio: un’avanzata lenta e continuata, con bombardamenti che colpiscono centrali elettriche e acquedotti. E ogni tanto un colpo a Kiev. Mentre in Ucraina l’Occidente è ormai alle corde, Putin fa sapere che la guerra continuerà fino non verranno completate la “denazificazione” e la “smilitarizzazione”. Sono due ‘siluri’ sempre all’Occidente. Proviamo a illustrarli.

Dal presidente russo un messaggio anche alla Commissione europea che vorrebbe accelerare sull’adesione dell’Ucraina all’Unione europea

Quando il presidente russo parla di “denazificazione” si riferisce soprattutto agli anni subito successivo al golpe americano in Ucraina, avvenuto nel 2014, quando milizie ucraine hanno cercato di eliminare le popolazioni di questo Paese cosiddette russofone, cioè legate alla Russia. E’ stata una caccia ai russi della quale tutto l’Occidente era al corrente e lasciava fare. Il riferimento è ai Governi di Stati Uniti d’America e Unione europea che sapevano e tacevano. Oggi Putin si sta levando i sassolini dalle scarpe. Dopo aver umiliato America, NATO e Unione europea sta dettando le condizioni non della pace ma del completamento della guerra. Il leader russo non vuole solo la “denazificazione” ma anche la “demilitarizzazione”. In guerra la parola “demilitarizzazione” ha un solo significato: la resa senza condizioni dell’Ucraina e di tutto l’Occidente. Ovviamente, né gli USA, né la NATO, né la Ue si possono arrendere, perché perderebbero la faccia. Ciò significa che la guerra in Ucraina continuerà. E siccome, come già sottolineato, almeno fino a questo momento la Russia sta vincendo in Ucraina su tutta la linea, Putin, quasi a suggellare la linea dura, ha precisato che, “senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere”. Il significato di questa frase è solo apparentemente semplice. In realtà, potrebbe essere un avvertimento all’Unione europea contro la quale, fino ad oggi, la Russia non ha infierito. E’ noto che la Commissione europea vorrebbe accelerare sull’adesione dell’Ucraina alla Ue. Siamo certi che tale adesione non creerebbe problemi alla sovranità della Russia? Se l’Ucraina dovesse entrare nella Ue tutto l’Unione europea si troverebbe in guerra contro la Russia. Non ci stiamo inventando nulla, lo prevede il Trattato dell’Unione europea: “Qualora un Paese dell’Ue subisca un’aggressione armata nel suo territorio gli altri Paesi dell’Ue sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso”. Si chiama ‘Clausola di difesa reciproca’. Si ‘legge’ meglio adesso il discorso di Putin?

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