Carmelo Raffa riconfermato coordinatore della FABI in Sicilia. “Su 2 mila tra pensionamenti ed esodi le banche hanno assunto meno di cinquanta lavoratori”

Questo spiega perché nella nostra Isola si contano oltre 120 Comuni privi di sportelli bancari. I nomi dei componenti della nuova segreteria regionale della FABI siciliana

Carmelo Raffa è stato riconfermato coordinatore della FABI per la Sicilia. Così ha deciso l’assemblea dei dell’organizzazione sindacale più rappresentativa d’Italia tra i lavoratori del settore bancario che si è riunita oggi a Catania. Per la cronaca, la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) è anche il primo sindacato dei lavoratori bancari anche in Sicilia. Al termine dei lavori si è proceduto al rinnovo delle cariche regionali. Sono stati eletti componenti della nuova Segreteria Regionale i coordinatori territoriali dell’organizzazione sindacale Carmelo Raffa, Cetty Di Benedetto, Gaetano Motta, Antonello Messina, Massimo Pellegrino, Francesco Urso, Paola Corallo e Salvatore Messina. Faranno parte della nuova Segretaria anche Giuseppe Scelta, Gaetano Castagna, Irene Faro, Salvo Fausto Castiglione, Antonio Argento, Alfonso Scimé, Sergio Spilla, Guglielmino Ciavorella, Piero Briuglia e Antonino Catalanotti.

Mille e cinquecento posti di lavoro persi negli ultimi quattro anni nel settore bancario siciliano

“Desta preoccupazione il fatto che gli Istituti di Credito continuano a chiudere i propri sportelli, cosa che avviene in particolare nei piccoli Comuni – dice Carmelo Raffa -. La preoccupazione maggiore riguarda il ridimensionamento degli organici nella nostra Isola”. Raffa fa rilevare che, a fronte di oltre 2.000 esodi e pensionamenti effettuati nell’ultimo quinquennio, le Banche in Sicilia hanno assunto meno di cinquanta unità lavorative. Di fatto, le banche che operano in Sicilia sostituiscono solo in minima parte il personale che va in pensione o che lascia comunque il lavoro. Il processo in atto si chiama desertificazione bancaria, fenomeno che la FABI siciliana denuncia da anni (qui un articolo dello scorso anno con una denuncia della FABI). La situazione, un anno dopo, si va ulteriormente aggravando, se è vero che negli ultimi quattro anni, nella nostra Isola, hanno chiuso i battenti 180 sportelli bancari, determinando la perdita di circa mille e 500 posti di lavoro. Fino allo scorso anno in Sicilia si contavano 120 Comuni privi di sportelli bancari e dopo un anno il numero dovrebbe essere aumentato.

“Chiediamo per la Sicilia almeno cinquecento assunzioni”

Stamattina abbiamo raccontato come l’Italia tratta il Sud e la Sicilia. la nostra Isola, in particolare, è una sorta di ‘bancomat’ dei Governi nazionali che si sono susseguiti dal 2001 ad oggi. Centrodestra e centrosinistra (dove sono confluiti anche i grillini), che discordano su tutto, su una cosa sono sempre d’accordo: nel ‘saccheggiare’ Sud e Sicilia (qui il nostro articolo). Non è un caso che il coordinatore della FABI siciliana, appena riconfermato, rilanci a chiare lettere il grande dramma della disoccupazione in Sicilia: “Ogni anno – dice Raffa – migliaia di giovani siciliani lasciano la nostra Isola per mancanza di opportunità di lavoro. Si recano nel Nord Italia e anche nei Paesi esteri. Come organizzazione sindacale non possiamo chiudere gli occhi rispetto a un problema enorme. Noi combattiamo la nostra battaglia politica e sociale in generale e nel nostro settore. Pertanto chiediamo che le banche assumano in Sicilia almeno cinquecento giovani”.

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