Sanità siciliana, domanda alla Cisl: la priorità è la stabilizzazione dei precari amministrativi o l’incremento dei posti letto e dei medici nei Pronto Soccorso?

Poniamo questa domanda perché abbiamo l’impressione che gli amici della Cisl guardino alla sanità pubblica della nostra Isola solo da una parte…

“Non è più differibile la Costituzione del tavolo presso l’assessorato alla Salute per discutere dell’aumento dei tetti di spesa così da consentire la stabilizzazione del personale precario della sanità come pure previsto dal protocollo firmato dall’assessore Volo e dai sindacati”. Lo si legge in una dichiarazione di Paolo Montera e Marco Corrao rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla sanità della Cisl Fp Sicilia. “I sindacalisti – si legge ancora nel comunicato – hanno formalmente richiesto la convocazione agli uffici di piazza Ottavio Ziino”. Per la cronaca, in piazza Ottavio Zino, a Palermo, ci sono gli uffici dell’assessorato regionale alla Salute-Sanità (scriverlo nel comunicato no? un giornalista di un’altra città siciliana deve sapere che per “uffici di piazza Ottavio Zino” si intende l’assessorato regionale alla Salute-Sanità della nostra Isola?). “Malgrado il protocollo sia dello scorso Marzo – dicono i due sindacalisti – molti percorsi di stabilizzazione sono ancora in corso di definizione e, come pure era previsto, è emerso che i tetti di spesa non consentono la stabilizzazione di tutto il personale precario. Questa situazione è ancora più evidente nelle aziende delle tre Città metropolitane. Se non vogliamo arrivare al paradosso – aggiungono Montera e Corrao – occorre procedere immediatamente all’aumento dei tetti di spesa. Infatti, se da una parte, il Governo regionale pone in essere le azioni necessarie per l’abbattimento delle liste di attesa della sanità siciliana, dall’altra rischia di perdere personale già qualificato in servizio. Risulta evidente quindi che nell’eventualità in cui venisse a mancare questo personale gli standard raggiunti verrebbero peggiorati piuttosto che migliorati. Solo nella provincia di Palermo – concludono Montera e Corrao – 400 dipendenti hanno il contratto in scadenza a fine anno. Non si può neanche pensare, in un contesto normativo che consente la stabilizzazione, che queste professionalità vadano disperse”. Vorremmo porre una domanda a Paolo Montera e Marco Corrao: con quali soldi il Governo regionale dovrebbe “aumentare i tetti di spesa” se in questo momento negli ospedali pubblici siciliani mancano medici e infermieri? Chiediamo a questi due eminenti sindacalisti della Cisl siciliana: la priorità, nella sanità pubblica della nostra Isola, è la stabilizzazione di questo personale precario amministrativo o l’incremento dei medici nei Pronto Soccorso e l’aumento dei posti letto negli ospedali pubblici?

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