Se il 4 Gennaio a Palermo e in altre aree della Sicilia la temperatura è arrivata a 22 gradi che cosa succederà da Maggio a Settembre?

La domanda non è oziosa, considerato che il sole di ieri di Palermo, a metà mattinata, era veramente caldo

Non sappiamo cosa succederà domani. Non sappiamo se, come raccontano le previsioni meteorologiche anche in Sicilia arriverà il freddo. Ma dopo 25 giorni di osservazioni, normalissime osservazioni empiriche effettuate a Palermo, proviamo a raccontare le nostre sensazioni. Da 25 giorni, a Palermo, la mattina si ‘viaggia tra 11 e 12 gradi centigradi. Qualche volta si scende di qualche linea, 10 o 9 gradi. Poi arriva il sole, quasi mai senza nuvole. Nuvole che vanno e vengono. Nuvole che non portano pioggia. Tra una nuvola e l’altra spunta un sole caldo, che non dovrebbe avere nulla a che vedere con il clima della seconda e terza decade di Dicembre e con la prima decade di Gennaio. Un sole strano, caldo, che tra una nuvola e l’altra porta la temperatura a 18-19 gradi. E’ normale una temperatura così alta tra fine Dicembre e inizi di Gennaio? A nostro modesto avviso, no.

I bagni in mare di inizio anno, con queste temperature, non hanno nulla di eccezionale

Sui giornali abbiamo letto del bagno a mare di inizio anno. A Catania, dove la tradizione è antica; ma anche a Palermo, a Ragusa e in qualche altra località della Sicilia. Va detto che immergersi nelle acque del mare con 18-19 gradi non è una grande impresa. Ieri a Palermo si è andati al di là della media. Nella tarda mattinata le nuvole sono quasi scomparse e c’era un bel sole: un sole in verità un po’ strano per un 4 di Gennaio: un sole caldo che dava anche un po’ di fastidio. Non era un sole di Gennaio ma un sole di Primavera inoltrata. Tutto questo non è un po’ strano? La temperatura, ieri, a Palermo, ha superato i 20 gradi. Non c’è bisogno di essere meteorologi per capire che i 21-22 gradi di ieri non hanno nulla a che dividere con la CO2 presente nell’atmosfera e hanno invece molto a che vedere con un sole troppo caldo per un 4 Gennaio. Se poi aggiungiamo che i 20 gradi sono stati raggiunti quasi ogni giorno negli ultimi venticinque giorni lo scenario diventa un po’ strano, se non anche un pizzico ma proprio un pizzico inquietante. Noi ci siamo posti la domanda che ci poniamo da quasi un mese e forse da più di un mese: se tra la fine di Dicembre e i primi giorni di Gennaio abbiamo registrato queste temperature che cosa succederà tra quattro cinque mesi? Ha ragione il professore Silvano Riggio quando dice che la Sicilia è finita nel pieno di una “bolla sahariana”?

Il silenzio tombale dei media occidentali sugli spaventosi incendi boschivi che hanno funestato lo scorso anno mezzo mondo serve a non creare problemi ai grandi affari della demenziale “decarbonizzazione”

I media occidentali, impegnati a promuovere una demenziale quanto affaristica “decarbonizzazione”, non hanno parlato degli spaventosi incendi boschivi verificatisi lo scorso anno tra Maggio e Ottobre in mezzo mondo, soprattutto in Canada (18 milioni di ettari di boschi andati in fumo), nel Centro-Sud Africa (nessun dato ufficiale ma solo immagini satellitari simili a quelle di altre aree del mondo colpite dagli incendi, come potete vedere sopra), nel Nord Africa (Tunisia, Algeria e Marocco), in Sudamerica, in alcune aree della Siberia e perfino in Cina, per citare solo i casi più eclatanti. In Sicilia dove la scorsa Estate e lo scorso Autunno gli incendi boschivi sono stati disastrosi hanno contato 150 milioni di danni alle cose, a prescindere dai danni alle aree verdi. Forse per non creare panico, nessuno dice che dall’Estate del 2021 ad oggi la nostra Isola, a causa degli incendi boschivi, ha perso più del 50% delle proprie aree verdi con inevitabili effetti negativi sul clima. La politica ha risposto alla fine di quest’anno aumentando il numero delle giornate lavorative agli operai forestali. Provvedimento tardivo e utile fino a un certo punto, perché per prevenire gli incendi boschivi della Sicilia ci vorrebbero almeno 30 mila operai forestali dislocati in tutte le aree verdi demaniali, comunali e private della nostra Isola; 5-6 mila operai forestali impegnati con attrezzature peraltro in parte obsolete per 101 giornate lavorative sono pochi. Considerato che gli incendi boschivi non soltanto in Sicilia ma in tutto il mondo sono in maggioranza dolosi, la prossima Estate nella nostra Isola sempre più ‘riscaldata’ ormai in tutte le stagioni, con molta probabilità ‘balleremo’ la samba tra caldo asfissiante e fuoco. Pensate un po’: nemmeno la Russia di Putin, negli ultimi anni, è riuscita a venire a capo degli incendi che funestano la Siberia. Il che è dire. Ma in Sicilia si polemizza sui concerti di Capodanno e si inseguono grandi appalti ferroviari e stradali che provocano ulteriore riduzione del verde. A Palermo continua il taglio degli alberi per fare posto a stazioni e linee ferroviarie per il Tram. Follie, considerato quello che potrebbe succedere non tra venti anni ma fra quattro mesi. Ma tant’è. Adesso godiamoci l’Epifania, che con i tanti incendi dello scorso anno dovrebbe essere piena zeppa di carbone…

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