Stanotte un bombardamento con droni e missili balistici ha messo a ferro e fuoco Kiev. Gli incendi nella Capitale ucraina non si contano più. I russi usano anche i lanciafiamme nelle aree forestali

E’ la nuova strategia dei russi: siccome avanzando nelle aree boscate dei territori ucraini vengono attaccati da ucraini e mercenari nascosti tra gli alberi, usano i lanciafiamme per stanare i nemici

Come abbiamo anticipato ieri (qui il nostro articolo) la notte, in Ucraina, sarebbe stata particolarmente ‘calda’. Ieri in tanti luoghi dell’Ucraina il bombardamento con droni e missili è stato costante. Stanotte i russi hanno preso di mira la Capitale Kiev. La cosa che fa impressione, a giudicare da quello che si legge qua e là sui giornali (poco) e sulla rete (molto di più), al cospetto degli attacchi russi con droni e missili balistici, la difesa di Kiev è inesistente. Viene da chiedersi: ma la NATO e l’Unione europea che cosa fanno? Regno Unito, Francia, Germania e gli altri Paaesi europei ‘guerrafondai’ dove sono? Da quello che leggiamo, stanotte a Kiev è stato terribile. Colpiti decine, forse centinaia di edifici. Incendi diffusi n tutta la città (come vedete nella foto sopra tratta da un Canale Telegram). Per spegnere l’enorme numero di incendi scoppiati in città ai Vigili del fuoco si sono uniti gli elicotteri. E a proposito del fuoco registriamo una novità della quale parla solo un canale Telegram: l’uso dei lanciafiamme, da parte dei russi, nelle zone forestali dove si rifugiano i militari ucraini e i mercenari e, forse, altri militari dei quali non si conosce la provenienza. I russi, per stanare i propri nemici danno fuoco alle aree verdi costringendoli alla fuga, usando le armi solo quando i militari in fuga diventano visibili.

Con molta probabilità, nel bombardamento di stanotte a Kiev i russi hanno distrutto un edificio dove operavano i servizi segreti britannici

Tra i tanti obiettivi colpiti e distrutti stanotte a Kiev c’è anche l’ex centro visti del Regno Unito. A quanto pare, oltre che per distribuire visti e altre operazioni amministrative, l’edificio veniva utilizzato da rappresentanti dei servizi segreti britannici. In altri articoli letti sempre que e là c’è scritto che l’edificio è stato colpito dai russi perché lì venivano assemblati i droni. Stanotte è stato colpito anche un deposito di carburante. Ovviamente, l’incendio che si è sviluppato è stato indescrivibile. I russi, dal canto loro, mantengono un atteggiamento flemmatico. Commento di un canale Teegram di solito molto informato sulle azioni militari russe: “Sembra la rappresaglia per gli attacchi terroristici in territorio russo ma in realtà non lo è, i russi stanno solo cercando di azzerare la produzione militare ucraina e le scorte di carburante oltre all’eliminazione di personale specializzato. Tale operazione durerà ancora diversi giorni”. Oltre ad aver colpito centrali elettriche, acquedotti e altre infrastrutture, i russi stanno cercando di distruggere le scorte di carburante e di colpire i luoghi dove si trovano i militari nemici, ricorrendo anche, come già sottolineato, ai lanciafiamme nelle aree forestali dell’Ucraina.

Non potendo frenare né l’avanzata dei russi in Ucraina, né i bombardamenti a tappeto a Kiev, ucraini e occidentali lanciano missili e droni in territori russi. Il ‘mistero’ dei missili Patriot spediti da Israele in Ucraina

Come stanno reagendo ucraini, mercenari, NATO e i ‘guerrafondai’ dell’Unione europea? Gli ‘europeisti’ continuano a recitare la solita sceneggiata “armiamoci e partite”. Non riuscendo a frenare l’avanzata dei russi in Ucraina e non riuscendo a contrastare gli attacchi russi con droni e missili, ucraini e occidentali cercano, a propria volta, di colpire obiettivi in territorio russo. Ci riescono? In alcuni casi, sì. Tra ieri e stanotte hanno colpito alcune linee ferroviarie russe e qualche infrastruttura energetica. Ci sarebbero stati sei morti tra i russi. In questo scenario di guerra totale ci si chiede: a cosa servono i negoziati ad Istambul, in Turchia, tra la delegazione russa e quella ucraina, mentre infuria una guerra feroce? Ci sarebbe anche una novità sui missili Patriot inviati da Israele in Ucraina. L’informazione era arrivata dalla diplomazia israeliana. Ma è stata smentita, in verità con un po’ di ritardo, dal Governo israeliano. C’è anche il dubbio che i missili Patriot siano stati inviati da Israele e distrutti dai russi prima di arrivare in Ucraina. Capire qual è la verità non è facile.

Aggiornamento tratto da un canale Telegram:

Il Ministero della Difesa russo commenta ufficialmente gli attacchi notturni su Kiev:

“Nella notte, le Forze Armate russe hanno condotto un attacco combinato con armi ad alta precisione e droni da combattimento contro imprese ucraine delle industrie aeronautica, missilistica, corazzata e navale a Kiev, contro centri di comando e luoghi di dispiegamento delle Forze Armate ucraine, contro concentrazioni di armamenti e materiale militare delle formazioni ucraine, nonché contro l’infrastruttura degli aerodromi militari, depositi di munizioni e carburante. L’obiettivo degli attacchi è stato raggiunto. Tutti i bersagli designati sono stati colpiti”.

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