Torniamo a chiederci e a chiedere: se in Sicilia nei primi di Marzo si ‘viaggia’ a 21-23 gradi, che succederà fra tre mesi? Il ricordo di tre anni fa quando il caldo lasciò l’Europa senza grano…

Se oggi la Ue sta facendo di tutto per eliminare gli agricoltori, tre anni fa li ‘implorava’ di seminare il grano

Riprendiamo come facciamo spesso quando parliamo del clima un post di Mario Pagliaro, chimico del Cnr ed esperto in climatologia. “Entrata stanotte l’ennesima perturbazione sull’Italia… – scrive oggi, Domenica 3 Marzo -. Solito #richiamo sciroccale sul Meridione e in #Sicilia“. Nei giorni scorsi Pagliaro aveva previsto le piogge, e le piogge sono arrivate. Ora, a parte gli ‘scoop’ di qualche organizzazione agricola che, dopo una trentina di anni, scopre che l’acqua delle dighe siciliane piene di fango viene gettata in mare, ci limitiamo a segnalare, da modesti osservatori, che tra le 12 e le 13 di oggi, a Palermo, la temperatura oscillava tra 21 e 23 gradi centigradi, con un sole caldo decisamente inusuale nei primi di Marzo. Ora a noi, con rispetto parlando, tale temperatura appare anomala. Come facciamo ormai dallo scorso Dicembre, quando l’Inverno sembrava Primavera, ci chiediamo e chiediamo: se ai primi di Marzo ‘viaggiamo’ sui 21-23 gradi, che cosa succederà a cominciare da Maggio in Sicilia? Vedremo. Commissione europea e Parlamento europeo fanno a gara per distruggere l’agricotura mediterranea facendo entrare dall’universo mondo in Europa prodotti agricoli che, in alcuni casi, fanno veramente schifo: senza sapore e Iddio solo sa trattati con quali prodotti chimici di sintesi, magari venduti a questi Paesi dalle multinazionali occicentali che producono pesticidi ed erbicidi. Ricordiamo che le alte temperature, nel 2021, hanno distrutto i raccolti di cereali di mezzo mondo; e che in quell’anno, l’Unione europea che oggi sta facendo di tutto per fare fallire gli agricoltori europei, trovandosi a corto di cereali, implorava gli agricoltori ad aumetare la produzione di cereali e anche di leguminose. Non sappiamo cosa succederà tra due-tre mesi in Europa ma ricordiamo che tre anni fa nessuno si aspettava un caldo feroce e la distruzione di tanti raccolti. Non ci resta che aspettare…

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