Trump comincia a capire che la guerra tra Israele e Iran è stata voluta dai ‘seminatori di zizzania’ che cercano di ostacolare la sua lotta alla globalizzazione? Lo strano ruolo dell’Aiea braccio dell’ONU

di Giulio Ambrosetti

L’abbiamo scritto qualche giorno fa e lo ribadiamo: qualcuno sta cercando di coinvolgere l’America nella guerra tra Israele e Iran per bloccare i dazi doganali di Trump e la guerra che il presidente USA sta conducendo contro la criminale globalizzazione e contro i trafficanti di droga

Su un canale Telegram va una notizia particolare: un battibecco, piuttosto acceso, tra il Ministro della Sicurezza Nazionale di Israele, Ben-Gvir, e il capo del Mossad, David Barnea. La notizia, da quello che noi riusciamo a capire, viene presa da un articolo di AVIA.PRO, un sito d’informazione russo che si occupa di questioni militari molto seguito nei Paesi della CSI, sigla che sta per Comunità degli Stati Indipendenti, della quale fanno parte nove ex Repubbliche Sovietiche più il Turkmenistan come Paese associato. L’articolo (che potete leggere qui) proviene da un Paese – la Russia – che è notoriamente schierato con l’Iran contro Israele. Insomma, va preso con le pinze. Detto questo, almeno un fondo di verità c’è: e cioè che Israele non ha calcolato bene la reazione dell’Iran, ovvero la sua reale forza militare. Ma dobbiamo ricordare che il capo del Governo di Israele non è Barnea ma Benjamin ‘Bibi’ Netanyahu: è sua la responsabilità politica di quello che sta succedendo in Israele, Paese che si sta dimostrando in buona parte incapace di contenere i bombardamenti iraniani (qui un nostro articolo).

Le dichiarazioni altalenani dei vertici dell’Aiea alla base dell’esplosione del conflitto tra Israele e Iran

Detto questo, se andiamo a fondo in questa storia, scopriamo che tutto è cominciato da una dicharazione dei vertici dell’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica che fa capo all’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Oggi, dopo che la guerra tra Israele e Iran è scoppiata, i vertici Aiea dicono che l’Iran non sta costruendo una bomba nucleare. Peccato che una ventina di giorni fa, dopo che è stato reso noto il Rapporto Aiea, era venuta fuori un’altra notizia, ben più allarmante per Israele, ovvero che l’Iran aveva a disposizione abbastanza uranio arricchito per poter realizzare bombe atomiche in tempi brevi (qui un articolo). Ora, considerato che l’Iran non ha mai nascosto il proposito di distruggere Israele, la reazione del Paese di Netanyahu è giustificata. Non si può giustificare, invece, il non aver calcolato bene la risposta militare dell’Iran e limiti di Israele, come ammesso nei giorni scorsi dall’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter: “L’Iran possiede un arsenale di missili balistici molto vasto. Abbiamo buoni sistemi di difesa missilistica, ma non sigillano i cieli. Circa il 10-15% di questi missili balistici penetra la difesa missilistica israeliana” (qui l’articolo per esteso). 

Il dubbio è che l’ONU, con i suoi bracci operativi, semini discordia nel mondo. L’abbiamo visto durante la stagione Covid e ora con le notizie altalenanti sulle bombe nucleari

Analizzando la cronologia dei fatti, dobbiamo ammettere che l’Aiea, di fatto, ha messo in giro dichiarazioni altalenanti che non sono certo estranee alla guerra scoppiata tra Israele e Iran. Volendo usare il linguaggio bibblico, ‘qualcuno’, in questa vicenda, ha seminato zizzania. E l’ha fatto per mettere contro, con le armi, Israele e Iran, due Paesi che, notoriamente, non si amano. E l’ha fatto con cinismo, fregandosene del fatto che ci sarebbero state distruzioni di città, morti e disperazione. Questo ‘qualcuno’ l’ha fatto anche per incasinare l’America di Donald Trump, ben sapendo che gli USA, se Israele è in pericolo, non possono non intervenire. La verità è che, più passano i giorni, più gli osservatori si interrogano sul ruolo svolto in questa storia dall’Aiea, uno dei ‘bracci’ operativi dell’ONU, organizzazione legata a doppio filo al sistema ultra-liberista e globalista che sta cercando in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote a Trump. Non dobbiamo dimenticare il ruolo esercitato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), altro braccio operativo dell’ONU, durante la controversa stagione della pandemia e durante l’operazione miliardaria e temeraria vaccini contro il Covid. Una sceneggiata macabra ‘pilotata’ da quelle multinazionali farmaceutiche che, guarda caso, sono le grandi finanziatrici della stessa OMS.

Basta ONU

In conclusione, per dirla con chiarezza, la guerra Israele-Iran sembra essere stata messa in piedi per far cadere Trump in un tranello, bloccando l’azione di destrutturazione della globalizzazione portata avanti dall’attuale presidente americano. Tesi che abbiamo già illustrato (qui un nostro articolo di qualche giorno fa). Uno scenario che Trump ha cominciato a considerare, se è vero che si è preso due settimane di tempo per decidere cosa fare a tutela di Israele. Forse, in verità, una cosa da fare ci sarebbe: Israele e Iran smettano di bombardarsi e, insieme con Stati Uniti d’America, Russia, Cina e Paesi del BRICS escano dall’ONU, Organizzazione ormai superata dalla storia che non può certo proporsi in un mondo che è ormai multipolare. La nuova realtà internazionale che si va piano piano ‘disegnando’ dovrà sbarazzarsi della globalizzazione che nel mondo, al pari dell’ONU, ha già fatto troppi danni.

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano

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