A Palermo il ‘Grande Fratellone’: 800 telecamere per scoprire dove andiamo, chi incontriamo e cosa facciamo

Non bastava il telefono cellulare che ormai ci controlla e ci condiziona la vita. Non bastava la carta di credito per far conoscere cosa acquistiamo. Adesso anche le telecamere a profusione per seguirci quando usciamo da casa

Non il ‘Grande Fratello’ ma il ‘Grande Fratellone’ sbarca a Palermo. Gli hanno dato un nome a effetto: Control room della polizia municipale. Sono 800 telecamere per “monitorare il territorio”, ovvero per controllare quello che fanno i cittadini. Non bastano i telefoni cellulari con i quali sanno quasi tutto di noi. Non basta far credere ai cittadini che pagare con carte di credito semplifica la vita quando invece fa ingrassare gli utili delle banche e consente a chi ci comanda di conoscere tutto quello che acquistiamo per potergli consentire di entrare con maggiore precisione nelle nostre vite. Adesso è il momento di controllarci anche quando usciamo da casa: dove andiamo, chi incontriamo, cosa facciamo. Stamattina vi abbiamo raccontato della povertà che trionfa in Sicilia, con tantissime persone che non riescono più a mettere d’accordo il pranzo con la cena. Così aumentano i furti di tutti i generi e di tutte le specie: rapine in banca, assalti agli sportelli bancomat, chi arraffa di qua, chi arraffa di là. Come si dice dalle nostre parti, c’è pitittu e i cristiani hannu a manciari: e quando c’è’ fame, si sa, non si va tanto per il sottile. E allora?

Per l’occasione, tra un’ondata di migranti e l’altra, è arrivato nel capoluogo siciliano anche il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi

E allora non resta che provare a controllare il territorio con il ‘Grande Fratellone’. Il messaggio è preciso: attenti perché siete tutti sotto sorveglianza, vediamo tutto, sappiamo tutto, tra un po’ vi conteremo anche i peli del… Lo Stato italiano si accinge a tagliare altre risorse a Sud e Sicilia. La Regione siciliana, invece di potenziare i Pronto soccorso, vuole eliminare i ‘doppioni’ presenti nelle strutture sanitarie della nostra Isola avvistati dal dirigente generale, Salvatore Iacolino. Non si escludono ‘bordelli sociali’, quindi meglio prevenire eventuali nuove ‘Rivolte del Sette e mezzo’. Ovviamente, la militarizzazione del territorio la presentano bene, mica sono fessi: coordinamento delle forze dell’ordine (ovviamente, l’ordine di chi ha la pancia piena…), controllo del territorio, dialogo con i cittadini, segnalazioni in tempo reale e chi più ne ha più ne metta. Non manca la sviolinata sulla lotta a chi abbandona i rifiuti in strada, facendo finta di non sapere che chi oggi, a Palermo, controlla la discarica di Bellolampo dovrebbe far decollare la raccolta differenziata dei rifiuti (un tempo quando i cervelli non erano in buona parte all’ammasso si chiamava conflitto di interessi…). A dare una mano a una Palermo che mette in campo il suo volto militare e poliziesco ci sono i recenti fenomeni di violenza che fanno dire ai protagonisti che bisogna contrastare i delinquenti per aumentare la sicurezza. Per l’occasione s’arricampò nel capoluogo della Sicilia anche il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, quello che sta mietendo grandi ‘successi’ nella gestione dei migranti…

“Quando c’era Mussolini si dormiva con le porte aperte”, ci dicevano. Allo stesso modo con il ‘Grande Fratellone’ ripareranno tutte le strade della città…

Un distillato di saggezza socratica, quasi una mezza maieutica, ce lo consegna l’assessore comunale Maurizio Carta con una dichiarazione che leggiamo sul Giornale di Sicilia on line: “Mettendo insieme le telecamere e i dati che verranno raccolti sarà possibile leggere cosa sta avvenendo e poter dare in tempi rapidissimi un allarme a chi dovrà intervenire. In poche parole, sarà come avere una maggiore quantità di persone sul territorio che in tempo reale possono vedere un problema”. Oltre a bloccare chi getta rifiuti in strada il ‘Fratellone’ aiuterà il Comune a sapere quali sono le strade che cadono a pezzi. Questa è veramente bella, anzi unica: a Palermo le strade sono letti di dolore da un ventennio o giù di lì e, adesso, con il ‘Grande Fratellone’ ci vogliono fare credere che sistemeranno anche le strade cittadine. Insomma, il livello è quello del ‘vaccino’ contro un Coronavirus ad Rna: un ‘altissimo’ livello ‘scientifico’… Dimenticavamo 1: si parte con Palermo ma sono pronti per ‘addomesticare’ tutta la Sicilia e le Regioni del Sud. Dimenticavamo 2: a quando le telecamere dentro le abitazioni per “prevenire le violenze familiari”?

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