La grande invasione di migranti a Lampedusa finirà quando la Ue smetterà di inviare armi e aiuti all’Ucraina

Cina e Russia – che oggi esercitano un grande ascendente in Africa – stanno mettendo in campo una legittima ritorsione verso la Ue per le armi e gli aiuti che la stessa Europa continua ad inviare in Ucraina

Dopo cinque anni di chiacchiere vacue e fatue la presidente della Commissione dell’Unione europea, la tedesca Ursula von der Leyen, durante la passerella a Lampedusa in coppia con Giorgia Meloni, ha detto finalmente una cosa giusta: “Non sono i trafficanti di uomini a decidere chi entra in Europa”. Ben detto. Ormai da tempo, infatti, non sono i trafficanti di Libia e Tunisia a decidere quanti migranti debbono salire sui barchini per invadere Lampedusa. A deciderlo sono la Cina e la Russia. C’è una notizia che è passata quasi inosservata, anche perché poco ‘gettonata’ (chissà perché…). Nelle ultime settimane la somma che ogni migrante paga per salire su un barchino che una nave-madre scorterà fino sotto le coste di Lampedusa sarebbe stata più che dimezzata: da 4-5 mila euro a 2 mila euro e anche meno. Questo sta spingendo centinaia di migliaia di disperati provenienti dai Paesi poveri dell’Africa e del Medio Oriente a catapultarsi in Libia e in Tunisia per salire sui barchini e raggiungere Lampedusa. Ecco così spiegato l’aumento di arrivi a Lampedusa. Quella di Cina e Russia, alleate di ferro, è una ritorsione verso l’Unione europea – Italia in testa – per le armi e, in generale, per gli aiuti che continuano a fornire all’Ucraina. La presidente della Commissione europea e la presidente del Consiglio dei Ministri italiana avrebbero fatto bene, durante la visita a Lampedusa, a riconoscere il ruolo di Cina e Russia. Snobbare cinesi e russi è un pericoloso autogol. Non è da escludere che nei prossimi giorni gli sbarchi di migranti a Lampedusa si moltiplichino ulteriormente.

La sorveglianza aerea e navale nel Mediterraneo da parte dell’Unione europea non solo non risolverà i problemi ma, molto probabilmente, li accentuerà

A conti fatti, la visita di Ursula von der Leyn e Giorgia Meloni a Lampedusa è stata inutile e dannosa. Inutile perché la ricetta proposta da queste due ‘statiste’ non ha né capo, né coda. Dannosa perché snobbare il ruolo di cinesi e russi in Africa, in questo momento storico, è un mezzo suicidio geopolitico. Chi farà le spese dell’inconsistenza politica di Commissione europea e Governo italiano saranno gli abitanti di Lampedusa. Intanto non si è capito quali sono i progetti della signora Meloni e del suo Governo. I nostri amici che vivono a Lampedusa ci dicono che a Roma si sono rimangiati la follia allo stato puro della tendopoli per ospitare da 4 a 5 mila migranti. In alternativa – così ci dicono – arriveranno due, tre, quattro grandi navi che dovrebbero imbarcare i migranti che arrivano dal Nord Africa. Se così fosse – ma noi non ci crediamo – i migranti non dovrebbero più mettere piede a Lampedusa. Contemporaneamente arriva la notizia che la Germania sarebbe favorevole alla sorveglianza aerea e navale. C’è da crederci? Mah… Tutti sappiamo che i barchini carichi di migranti vengono scortati a ridosso di Lampedusa da imbarcazioni medio grandi (le ‘navi-madri’). Con le strumentazioni tecnologiche oggi disponibili queste ‘navi madri’ che scortano i barchini potrebbero essere individuate sin dal momento in cui lasciano i porti libici e tunisini. Se fino ad oggi tali controlli non ci sono stati perché dovrebbero essere effettuati oggi? La risposta è semplice: perché il ‘giocattolino’ messo su oltre dieci anni fa dai criminali libici in combutta con imprecisati soggetti europei oggi è finito nelle mani dei cinesi e dei russi. Ci spieghiamo meglio.

Il ‘giocattolino’ che da oltre un decennio a questa parte ha consentito ai criminali libici e tunisini (in combutta con mai identificati ambienti europei?) di incassare una barca di soldi a spese dei migranti oggi è nelle mani di cinesi e russi

L’Europa non ha mai aiutato i migranti che sono rimasti alla mercé delle bande criminali prima libiche e oggi libiche e tunisine. Se l’Europa avesse voluto veramente aiutare i migranti avrebbe creato dei ponti aerei con le città europee offrendo ai migranti viaggi gratis. L’obiettivo, invece, è sempre stato quello di spillare ad ogni migrante da 4 a 5 mila euro per consentirgli di arrivare in Europa passando per la Sicilia, con base fissa quasi sempre a Lampedusa. Chi ha un po’ di fantasia non avrà difficoltà a ipotizzare nelle tasche di chi è finito fino a qualche tempo fa questo enorme flusso di denaro. Sono solo i criminali libici e tunisini che hanno ‘bagnano il becco’ in questo affare miliardario? Veramente dobbiamo pensare che in Europa non sia arrivato nulla? Veramente i milioni di euro trasportati con i sacchi che circolano dentro il Parlamento europeo non hanno insegnato nulla? In questo grande affare, che è diventato ‘scientifico’ tra il 2010 e il 2011, i ‘banditi’ che lo hanno organizzato hanno previsto tutto: anche il ‘buonismo’ da distribuire a piene mani agli abitanti di Lampedusa. Abitanti di Lampedusa che oggi sono stanchi, perché è sulle loro spalle che, fino ad oggi, Governo italiano e Ue hanno caricato gli oneri di questo dramma epocale. Il problema è che oggi il ‘giochino’ non è più nelle mani delle bande criminali libiche e tunisine con la ‘sponda’ di mai individuati soggetti europei: il ‘giochino’ oggi lo controllano cinesi e russi che, come già scritto, lo stanno utilizzando come ritorsione verso Italia e Unione europea. Nel passato a Lampedusa sono stati mai contati settemila migranti e forse più che scorrazzano per l’isola? No, perché fino a quando il ‘giocattolino’ era, come dire?, sotto il controllo afro-europeo il caos a Lampedusa sarebbe stato un autogol. Oggi, al contrario, il caos a Lampedusa è un gol di Cina e Russia all’Italia e all’Unione europea. Questo spiega perché la von der Leyen e la Meloni si sono catapultate a Lampedusa. Questo spiega perché la Ue in queste ore cerca un contatto con il leader cinese, Xi Jinping. E sarà – ammesso che Jinping riceva i dilettanti allo sbaraglio dell’Unione europea e non li ‘sbologni’ a un suo ‘scognito’ rappresentante – un altro buco nell’acqua, – come il tragicomico Memorandum tra Ue e Tunisia – perché la Cina non ha motivo di tradire la Russia.

Questa storia, comunque la si guardi, è destinata a penalizzare Italia e Unione europea. A meno che i governanti europei non rinsaviscano bloccando gli aiuti all’Ucraina e chiedendo scusa ai russi

Questo spiega anche perché, oggi, l’Europa fino-unita comincia a prendere in considerazione la sorveglianza aerea e navale. Funzionerà? I dubbi non mancano. Che faranno gli aerei e le navi ‘europeiste’? Bloccheranno i barchini o le imbarcazioni con i migranti? Non crediamo proprio! Al contrario, la sorveglianza attiva con navi e aerei europee semplificherà il lavoro di chi mette in mare i migranti in imbarcazioni di fortuna, imbarcazioni che non verranno più scortate fin sotto le coste di Lampedusa. Oltre a semplificare il lavoro ai criminali che mettono in mare i migranti, aumenteranno i rischi per gli stessi migranti e aumenterà il lavoro delle imbarcazioni italiane ed europee, che invece di recuperare i barchini con i migranti a qualche miglio da Lampedusa saranno costrette a recuperarli – sicuramente insieme con il grande ritorno della navi targate ONG – nel bel mezzo del Mediterraneo e, forse, anche nelle acque libiche e tunisine. Come si può notare, questa storia, comunque la si guardi, è destinata a penalizzare Italia e Unione europea. C’è un rimedio per porre fine a questo ‘bordello’? Sì. La signora von der Leyen, la signora Meloni e i governanti degli altri Paesi Ue debbono smettere di aiutare l’Ucraina nella guerra contro la Russia e ammettere di avere sbagliato. Devono ammettere che sono stati costretti dagli Stati Uniti d’America ad aiutare l’Ucraina, che non è affatto un Paese sovrano, ma un Paese governato dai fantocci americani. Devono ammettere che la Russia, in Ucraina, si sta difendendo dall’espansione della NATO iniziata con il golpe nella stessa Ucraina del 2014 ‘pilotato’ dal ‘Premio Nobel per la Pace’ Barack Obama. E, soprattutto, i governanti dell’Unione europea devono chiedere scusa a russi, perché le armi europee inviate in Ucraina sono servite per uccidete migliaia di soldati della Federazione russa. Solo così finirà la grande invasione di migranti a Lampedusa, in Sicilia, in Italia e in Europa. Il resto sono solo chiacchiere: le stesse chiacchiere che abbiamo ascoltato dalla von der Leyen e dalla Meloni nel loro scadente ‘show’ a Lampedusa.

Foto tratta da Il Secolo d’Italia

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