Chi di brogli elettorali ferisce di brogli elettorali perisce: in Romania Simion dice che gli ‘europeisti’ di Dan hanno vinto le elezioni facendo votare 4 milioni di morti

A differenza delle elezioni presidenziali americane del Dicembre 2020, quando i morti inviarono le schede votate via posta dal Paradiso, in Romania, dice Simon, hanno iscritto nelle liste elettorali 4 milioni di morti

Ma che combinano gli ‘europeisti’? In Romania hanno fatto annullare le elezioni, che erano state vinte da Călin Georgescu, critico verso l’Unione europea. Motivazioni dell’annullamento delle elezioni: improbabili influenze russe. In pratica, minchiate col botto, come si direbbe a Sciacca. Poi hanno fatto arrestare Georgescu. E siccome avrebbe vinto lo stesso, gli hanno impedito di ricandidarsi. Forzature su forzature su forzature. Al posto di Georgescu si è candidato George Simion (foto sopra tratta da Il Fatto Quotidiano). Che ha perso le elezioni, che sono state vinte da Nicușor Dan, gradito all’Unione europea con il 53,6%. Mentre Simion si sarebbe fermato al 46,4%. Cosa strana, in effetti, perché al primo turno aveva vinto Simion. Tutto regolare? “Nemmeno per la minchia”, come usano dire in questi casi a Oxford… E infatti Simion dice che le elezioni sono state truccate e ha chiesto alla Corte Costituzionale di annullarle. Simion afferma che Francia e Moldova avrebbero interferito con il processo elettorale. Ma la cosa più comica è che, secondo Simion, oltre alle schede ‘sistemate’ nei seggi, avrebbero fatto votare circa 4 milioni di morti. La cosa ci ha colpiti, perché pensavamo che far votare i morti fosse una prerogativa dei Democratici americani (vedi elezioni presidenziali americane del Dicembre 2020). In effetti, una differenza c’è: negli USA, nel Dicembre 2020, i morti avevano inviato il proprio voto dal Paradiso via posta (negli Stati Uniti i morti che si trovano all’Inferno e in Purgatorio non possono votare perché sono ‘cattivi’ e voterebbero per i Repubblicani mentre i morti del Paradiso sono ‘buoni’ e votano per Democratici…). Insomma, i famosi ‘voti postali’ dei Democratici americani. Mentre in Romania, a quanto pare, circa 4 milioni di morti erano iscritti nelle liste elettorali. Al loro posto avrebbero votato i vivi? Vattelappesca!

C’è credere a quanto racconta Simion? E perché no? Veramente c’è qualcuno che prende sul serio l’Unione europea e crede nella Corte Costituzionale rumena?

C’è da cederci? Non ha importanza, perché se in un Paese Ue si annullano le elezioni, si fa arrestare il candidato che ha vinto e si impedisce che si ripresenti, ebbene, siamo davanti a una politica che sputa in aria e ci mette la faccia: e, in effetti, la metafora dell’Unione europea dell’euro se non è proprio questa è qualcosa che gli somiglia molto… Basti pensare che la Ue adotta le sanzioni economiche contro la Russia che invece di penalizzare l’economia russa danneggiano l’economia dei Paesi che si sono auto-incaprettati auto-intrappolandosi dentro l’Unione europea. In un’Unione europea che ha alterato le regole elettorali della Democrazia tutto diventa credibile: anche le accuse di Simion. Perché se la Russia si è intrufolata nel processo elettorale rumeno per fare vincere Georgescu, Francia e Moldova non avrebbero potuto fare la stessa cosa per fare vincere Dan? Insomma, minchie volanti di qua e minchie volanti di là. Così vince che ha il potere. Ovviamente, nessuno è così stupido da credere che la Corte Costituzionale rumena annullerà l’elezione di Dan. Ma l’accusa di Simion lascerà il dubbio che le elezioni vinte da Dan siano state ‘taroccate’. Ed è anche logico: se l’elezione di Georgescu è stata falsata, perché l’elezione di Dan non potrebbe essere stata falsata? Veramente c’è qualcuno che prende sul serio l’Unione europea e crede nella Corte Costituzionale rumena?

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