Forza Italia pensa di vincere le elezioni europee in Sicilia prendendo i tanti voti in uscita da Fratelli d’Italia. Così snobba la Dc di Cuffaro. Ma…

In realtà – questa almeno è la nostra opinione – gli azzurri potrebbero avere un brutto risveglio com’è accaduto alle europee del 2019. La Nuova Democrazia Cristiana andrà da sola con il simbolo sturziano ‘Liberi e forti’. E, sempre a nostro avviso, potrebbe prendere una barca di voti. Illustriamo il perché

La Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro (nella foto sopra tratta da SiciliaNews24 con il presidente della Regione Renato Schifani) correrà da sola alle elezioni europee previste per il Giugno del prossimo anno, ammesso che tali elezioni vengano celebrate (a nostro modesto avviso le elezioni europee verranno rinviate, come abbiamo raccontato qui). La lista della DC si chiamerà ‘Liberi e forti’. Chiaro il riferimento al manifesto del Partito Popolare sturziano all’atto della sua fondazione, nel 1919. I partiti sono ormai in campagna elettorale. Con grandi manovre nel centrodestra, dove Forza Italia non ha gradito l’alleanza con Cuffaro. In realtà, in questa alleanza, ci credeva il presidente della Regione, Renato Schifani, che – di fatto è così – è stato messo in minoranza nel suo partito. La vera notizia è che, contrariamente a quanto immaginava Schifani, a comandare in Sicilia nel partito che fu di Berlusconi non è lui. A quanto pare – come da tradizione coloniale – Forza Italia, in Sicilia, è ‘telecomandata’ da Roma. L’esponente che detta la linea politica di Forza Italia nella nostra Isola, supponiamo per conto del coordinatore nazionale Antonio Tajani, è Maurizio Gasparri, già giovane dirigente del Movimento sociale italiano di Giorgio Almirante negli anni ’70 e ’80, poi esponente di Alleanza nazionale, oggi dirigente di Forza Italia. Insomma, un partito che si ‘rinnova’, Forza Italia, con dirigenti ‘nuovi’ e soprattutto ‘giovani’…

La replica di Cuffaro al ‘commissario-ombra di Forza Italia in Sicilia, Maurizio Gasparri

A Gasparri ha replicato Cuffaro che in poche righe racconta come sono andate le cose con Forza Italia: “Vorrei ricordare all’onorevole Gasparri che la #DemocraziaCristiana non è un partito siciliano, ma nazionale ed è presente ormai in tutte le regioni. La #DC in #Sicilia è certamente, ormai, una forza affermata e ringrazia il Presidente Schifani per la sua sensibilità e il suo intuito politico nell’averci invitato a fare la lista insieme per le #elezionieuropee. Ci sembra, però, di cogliere malumori e qualche preoccupazione da una parte della classe dirigente di FI siciliana. Le dichiarazione dell’On. Gasparri e di altri leader di FI rilasciate a Taormina ne danno e lasciano traccia. Consci di quando per la DC sia importante la serenità della coalizione e il sentirci a casa nel #PPE, non vogliamo essere sopportati e, tantomeno, essere motivo di preoccupazione”. Cuffaro fa riferimento all’assemblea di Forza Italia siciliana a Taormina, dove gli azzurri hanno provato a dare un’immagine di partito vivo e forte. Che sia vivo non ci sono dubbi, se non altro per le clientele nella sanità siciliana. Semplicemente grottesco – tanto per citarne una – foraggiare i privati che operano nella sanità siciliana per affrontare il problema delle chilometriche liste di attesa. Né ci convince l’esternalizzazione del Pronto soccorso per l’ospedale di Petralia, sulle Madonie, come leggiamo in un articolo di PalermoToday.

Alle ultime elezioni europee in Sicilia Forza Italia, pur con Berlusconi capolista, ha fatto un grande flop

Clientele sanitarie a parte, a nostro avviso i signori di Forza Italia in Sicilia si stanno sopravvalutando. Intanto in lista alle elezioni europee (ribadiamo: ammesso che vengano celebrate) non ci sarà più Silvio Berlusconi, che era l’unico che prendeva i voti nella nostra Isola. Ricordiamo che alle ultime elezioni europee in Sicilia la lista azzurra ha eletto solo Berlusconi che ha optato per un altro collegio lasciando il posto a Giuseppe Milazzo che da tempo è passato con Fratelli d’Italia. Nel 2019, alle europee, Forza Italia, in Sicilia, con Berlusconi in lista, ha preso, sì e no, il 6%. Siccome hanno il potere nella mani – presidenza della Regione, la sanità e altri assessorati – i dirigenti di Forza Italia pensano di prendere un sacco di voti. Secondo noi avranno un brutto risveglio. Perché? Perché al di là delle clientele (diventate peraltro pericolose in campagna elettorale in un modo dove siamo tutti ‘sotto osservazione’ tra telefoni cellulari controllati, video sorveglianza e via continuando), non vediamo altro. I nostri amici di Taormina ci hanno raccontato che all’assemblea di Forza Italia c’erano tanti ‘generali’ (o presunti tali) e poche ‘truppe’. Al massimo qualche ‘truppa cammellate’ che i nostri amici – che di solito non sbagliano – hanno definito “poca roba”.

Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni potrebbe perdere il 50% dei voti rispetto alle ultime elezioni politiche. Ma non è scritto da alcuna parte che i voti in uscita dal partito meloniano vadano solo a Forza Italia, soprattutto nella nostra Isola

Tanto sopravvalutata Forza Italia in Sicilia, e poco considerata – sempre a nostro modesto avviso – la DC di Cuffaro che andrà da sola. Ricordiamo che Cuffaro ha già affrontato, da solo con una sua lista, le elezioni europee. Successe nel 1999, quando si presentò con una sua lista, peraltro con un simbolo che in Sicilia non conosceva nessuno: il Campanile. Praticamente da solo, con un simbolo sconosciuto la lista di Cuffaro, alle europee del 1999, prese quasi 100 mila voti. Oggi la situazione è ancora più favorevole, con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni in caduta libera. Così come, nei mesi precedenti le elezioni politiche, era passata nell’immaginario collettivo la tesi che Fratelli d’Italia era l’alternativa di disastri provocati dal Governo di Mario Draghi e dai precedenti Governi di PD e grillini, oggi tra la gente è passata la tesi che il Governo Meloni non sta mantenendo gli impegni che ha assunto con gli elettori. In più il Ministro dell’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti, ha messo in mezzo il taglio delle pensioni ai dipendenti pubblici, medici in testa, scatenando una tempesta di malumori (l’ha fatto apposta perché il conto lo pagherà Fratelli d’Italia’). Forse il Governo Meloni si ‘rimangerà’ il taglio delle pensioni ai medici, pagando comunque un costo perché tutto dovrà avvenire a “saldi invariati” (che significa che un’altra categoria dovrà pagare al posto dei medici). In ogni caso i dipendenti pubblici penalizzati dal Governo Meloni non voteranno né Fratelli d’Italia, né la Lega che oggi esprime il Ministro dell’Economia. Oggi il Governo Meloni è impopolare. Gli italiani hanno i cabbasisi molto gonfi per il fiume di denaro che l’Italia spende per la folle guerra in Ucraina: tutti soldi pagati con le tasse degli italiani. Non solo. Da qui a Giugno i cittadini scopriranno che l’Italia ospita centinaia di migliaia di profughi ucraini, sempre a spese dei cittadini italiani. Per non parlare del fallimento delle politiche del Governo in materia di inflazione, se è vero che per acquistare certi generi alimentari bisogna sottoscrivere i ‘mutui’… Mettendo insieme tutti questi elementi Fratelli d’Italia dovrebbe perdere non meno del 50% dei voti presi alle ultime elezioni politiche. Di questo potrebbero approfittare gli altri partiti di centrodestra. In Sicilia candidati a prendere i voti in uscita dal partito della Meloni sono Forza Italia e la Dc di Cuffaro, che potrebbe anche intercettare la parte democristiana dei siciliani che non vanno più a votare, che sono tanti.

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