Gesù spiega ai discepoli come rivolgersi al Padre e li invita a non sprecare le parole come fanno i pagani e i farisei che pensano di risolvere tutto con le stesse parole

di Frate Domenico Spatola

Commento a un passo del Vangele di Matteo (6,7-15)

Insegnò ai discepoli un nuovo modo di pregare. Diverso da quello dei pagani e degli stessi farisei che pensavano di essere esauditi a forza di parole. Per Gesù, i discepoli dovevano rivolgersi al Padre con la consapevolezza che egli conosce ciò di cui essi hanno bisogno. Il Padre dei cieli è nel cuore di chi ama. Il suo Regno d’amore e di pace si realizza in chi compie la sua volontà. Il pane chiesto è l’Eucaristia, perché “sovrasostanziale”. Sia anticipato nel “oggi”. Il perdono per la remissione dei debiti richiede ai discepoli che facciano altrettanto con i propri debitori. I debiti sono anche quelli economici. Nella “prova” chiedano di non restare soli, e saranno liberati dal male. La fiducia nel Padre sia incondizionata perché egli non abbandona i suoi figli.

Foto tratta da di briciole di Vangelo

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