Lampedusa invasa da quasi mille e 300 migranti: non è che la Ue della signora Ursula von der Leyen sta sprecando oltre 7 miliardi di euro per bloccare gli sbarchi che invece continuano?

L’arrivo in queste ore a Lampedusa di un’ondata di migranti bengalesi, egiziani, pakistani, gambiani, nigeriani, senegalesi, guineani, malesi, ivoriani e anche tunisini non è una beffa per l’Unione europea?

Deve fare riflettere la nuova invasione di migranti a Lampedusa che si registra in queste ore. Siamo agli inizi di Aprile. Chi gestisce questo traffico umano ha atteso il miglioramento delle condizioni meteo-masine per ‘pilotare’ la nuova ondata di sbarchi. I migranti arrivati sono bengalesi, egiziani, pakistani, gambiani, nigeriani, senegalesi, guineani, malesi, ivoriani e anche tunisini. In quest’ultimo caso il messaggio potrebbe essere chiaro: gli accordi tra Tunisia, Unione europea e Italia – il Memorandum d’Intesa – per limitare gli sbarchi in Italia potrebbero essere saltati. Se è così, sigificherebbe che, per l’ennesima volta, l’Unione europea ha speso tanto denaro inutilmente. Il condizionale è d’obbligo, perché bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni. Tuttavia non sfugge agli osservatori che la presenza, nelle ultime ore, di quasi mille e 300 migranti arrivati a Lampedusa nei primi di Aprile è un segnale bruttissimo. Ci avevano detto che il citato Memorandum d’Intesa con la Tunisia funzionava benissimo (qui un articolo). Stando a quanto sta avvenendo in questi primi giorni di Aprile qualche dubbio si affaccia nelle menti degli osservatori. Dubbi che, in realtà, almeno sotto il profilo umanitario, sono stati segnalati dal quotidiano Avvenire lo scorso Gennaio (qui un articolo).

Gli accordi tra Ue da una parte e Tunisia ed Egitto dall’altra parte per bloccare l’arrivo di migranti non sembra stia funzionando: anzi

La presenza di egiziani tra i migranti arrivati in queste ore a Lampedusa fa sorgere dei dubbi anche sugli accordi siglati nelle scorse settimane tra Unione europea ed Egitto: “L’obiettivo – leggiamo in un articolo di Rai News.it del 17 Marzo scorso – è replicare l’accordo con la Tunisia, in ottica Piano Mattei. La premier con Ursula von der Leyen e i premier di Austria, Belgio, Cipro, Grecia, per fermare le tratte illegali e favorire gli approvvigionamenti: 7,4 miliardi in tre anni”. Fatti quattro conti, abbiamo quasi 130 milioni di euro spesi per l’accordo con la Tunisia, 7,4 miliardi di euro in tre anni per l’accordo con l’Egitto e ieri, 5 Aprile 2024, ci siamo ritrovati con quasi mile e 300 migranti a Lampedusa! E’ evidente che c’è qualcosa che non sta funzionando. Non solo c’è chi sta guadagnando un sacco di soldi trasportando i migranti fin sotto le coste di Lampedusa ma sorge il dubbio che l’Unione europea stia pagando un’altra barca di soldi inutilmente! Di fatto – la realtà dice questo – sorge il dubbio che Tunisia ed Egitto stiano prendendo per i fondelli la Commissione europea presieduta dalla signora Ursula von der Leyen che si è addirittura ricandidata alla guida della stessa Commissione per i prossimi cinque anni!

Solo un cieco non lega quanto sta avvenendo in queste ore nelle isole Pelagie con il contesto internazionale. Il possibile ruolo di Russia e Cina che oggi sono i riferimenti politici della stragrande maggioranza dei Paesi africani. L’isteria politica francese non aiuta

Non c’è bisogno di precisare che i barchini che arrivano a Lampedusa non attraversano da soli il Mediterraneo: vengono scortati dalle cosiddette navi-madri fin sotto le coste delle isole Pelagie. Solo un cieco non lega quanto sta avvenendo in queste ore con il contesto internazionale. Siamo in guerra contro la Russia. E quasi tutta l’Africa, oggi – a cominciare proprio da Tunisia ed Egitto – ha saldi legami con la Russia e con la Cina, due Paesi oggi alleati di ferro. Ricordiamoci che oggi la Russia fornisce il grano a tanti Paesi africani. Le forniture di grano che prima della guerra arrivavano in Africa dall’Ucraina sono state sostituite dal grano russo. Pensare che Russia e Cina non abbiano voce in capitolo su quanto avviene lungo le coste tunisine ed egiziane è da stupidi. L’atteggiamento politico-isterico dei governanti francesi, che fremono per inviare militari sul fronte ucraino, non aiuta. I francesi, sbagliando, pensano che inviando truppe in Ucraina contro i russi conserveranno le restanti colonie che ancora controllano in Africa. Non sarà così, perché la Francia, nel giro di qualche anno, dovrà abbandonare l’Africa ormai sempre più vicina, come già ricordato, a Cina e Russia. In questo scenario non è fantasioso pensare che più l’Unione europea insisterà nell’inviare armi e altri aiuti all’Ucraina, più aumenteranno i migranti a Lampedusa.

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