Lotta agli incendi boschivi in Sicilia: Ars e Governo regionale annunciano un provvedimento concreto per far lavorare meglio gli operai forestali

Niente di trascendentale: i cosiddetti operai 78isti lavoreranno 101 giorni. La stabilizzazione per gli unici lavoratori precari della Sicilia che la meriterebbero rimane un miraggio

La politica siciliana mostra un po’ di razionalità in materia di lotta agli incendi boschivi. Un segnale positivo, anche se tardivo, arriva dall’Assemblea regionale siciliana – e supponiamo anche dal Governo di Renato Schifani – ovvero far lavorare per più giorni gli operai forestali. La norma inserita nella legge Finanziaria 2024 – che oggi si chiama legge di stabilità – prevede che gli operai forestali che fino ad oggi hanno svolto 78 giorni all’anno potranno lavorare 101 giorni all’anno. Sono 2 mila e 531 operai stagionali, cioè precari, che resteranno tali, cioè sempre precari. E’ ben poco rispetto alla richiesta del Sifus Confali, unica organizzazione sindacale che, da quando esiste, si batte per la stabilizzazione degli operai forestali. Dopo quanto è avvenuto negli ultimi tre anni in materia di incendi boschivi – oltre 200 mila ettari di verde andato in cenere – non crediamo che l’aumento di ore lavorative per questi operai precari sarà risolutivo. Leggiamo che potranno anche essere impiegati nello spegnimento degli incendi. Noi invece ci auguriamo che vengano impiegati nella realizzazione di opere di prevenzione degli incendi. Fatte queste precisazioni, prendiamo atto che l’attuale Assemblea regionale siciliana e l’attuale Governo Schifani, dopo circa 15 anni di errori da parte della politica siciliana, per la prima volta adottano un provvedimento veramente utile nella lotta agli incendi boschivi.

U mortu ‘insigna a chianciri, recita un vecchio proverbio siciliano. La politica siciliana comincia a capire che con gli incendi boschivi non si può scherzare

E’ evidente che i disastri andati in scena la scorsa Estate hanno fatto cambiare idea alla politica siciliana. U mortu ‘nsigna a chianciri, recita un vecchio proverbio siciliano. E i terribili incendi boschivi – e non soltanto boschivi – che quest’anno hanno funestato la Sicilia da fine Luglio a Ottobre hanno fatto effetto. Anche se non mancano le ombre: come i 271,3 milioni di euro stanziati per i soli mezzi aerei e non certo per la forestazione. Per forestazione si intende tutela e accrescimento del patrimonio forestale: due attività che hanno poco o punto a che vedere con i mezzi aerei antincendio che intervengono quando gli incendi sono esplosi al costo di circa 14-15 mila euro all’ora ( questi erano i prezzi di qualche anno fa, oggi non sappiamo). In ogni caso, un timido passo avanti è stato fatto. Speriamo che possa ancora servire a qualcosa. I 21 gradi alle 8 di mattina, registrati a Palermo, accompagnati da un lieve vento di Libeccio, ci dicono che il clima è cambiato e che, per la prossima Estate, non si annuncia nulla di buono.

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