Mentre la Russia si prende l’Ucraina va in scena la farsa con sei Paesi Ue che ‘festeggiano’ a Mosca il quinto mandato di Putin. Come finì con le sanzioni? Intanto l’Ucraina chiede 500 mila militari

I Paesi dell’Unione europea che hanno inviato i propri rappresentanti in Russia in onore a Putin che festeggia il suo quinto mandato sono Francia, Grecia, Malta, Cipro, Slovacchia e Ungheria. Intanto Zelesky chiede all’Europa i soldati da mandare al fronte

Le notizie che arrivano dall’Ucraina non sembrano interessare l’Occidente. Ed è anche logico: i russi stanno avanzando su tutta la linea. I rappresentanti di NATO, Stati Uniti d’America, Unione europea e, in generale, di tutti i Paesi dell’Occidente non sanno cosa fare. Si pensava che con l’approvazione, da parte del Parlamento americano, di un pacchetto di aiuti pari a 60 miliardi di dollari in favore dell’Ucraina i russi si sarebbero intimiditi. Invece la situazione, per l’Ucraina, è addirittura peggiorata. Il presidente Zelensky ha a disposizione soldi e armi ma deve fronteggiare un problema enorme: la mancanza di truppe per tenere la linea di difesa. All’appello, in Ucraina, mancano 500 mila soldati. Da dove dovrebbero arrivare? Lo stesso Zelensky ha fatto appello all’Unione europea. Fatti quattro conti, nella Ue vivono circa 500 milioni di persone (forse meno dopo la Brexit). L’Unione dovrebbe spedire al fronte il 10 per cento e forse più della propria popolazione – peraltro tutti giovani – per mandarli a morire in Ucraina. Follia allo stato puro. Riuscite a immaginare i giovani italiani che chattano con il telefono cellulare trasformati in ‘guerrieri’ da spedire sul fronte ucraino? Fino ad ora solo il presidente della Francia, Emmanuel Macron, si è detto disponibile ad inviare soldati in Ucraina. Ci sarebbe pure la Polonia, anche se i governanti di questo Paese, a proposito della partecipazione diretta alla guerra contro la Russia, un giorno dicono una cosa e il giorno dopo l’opposto. Anche gli USA nicchiano, mentre i Governanti di altri Paesi del cosiddetto Occidente industrializzato – Australia, Giappone, Canada – non hanno nemmeno affrontato l’argomento. Tutti i Paesi occidentali, in questo momento, guardano ai propri interessi. Come si usa dire in Sicilia, “Ognunu piscia e sa talia…“. (Sopra foto di Putin tratta da Il Fatto Quotidiano).

L’ultima ‘gelialata’ europeista: acciuffare 500 mila ucraini in età di leva presenti nei Paesi dell’Unione europea e rispedirli nel proprio Paese di origine. Ma questi ci fanno o ci sono?

Sempre a proposito dei soldati da inviare in Ucraina, da qualche settimana nell’Unione europea è in corso in dibattito surreale, tenuto ‘basso’ dai media per non auto-sputtanarsi. Non sapendo dove trovare i soldati, qualcuno ha proposto di spedire in Ucraina i giovani ucraini in età di leva scappati in Europa. Il dibattito su questo argomento è ‘scivoloso’, perché fino ad ora i governanti della Ue sono stati bravissimi a non far sapere agli europei quanti milioni di cittadini ucraini si sono riversati in Europa. I dati ufficiali raccontano di 10 milioni di ucraini che avrebbero lasciato il proprio Paese; di questi, 6 milioni sarebbero ospitati nei Paesi Ue. Il dato sembra molto sottostimato, se si considera che negli ultimi mesi i russi hanno distrutto con le bombe centinaia e centinaia di centrali elettriche e acquedotti, proprio per costringere gli abitanti dell’Ucraina a fuggire in altri Paesi, Europa in testa. Morale: i cittadini ucraini che hanno lasciato il proprio Paese potrebbero essere anche 20 milioni e forse più. Fatti i soliti quattro conti, si tratterebbe di acciuffare 500 mila giovani ucraini di età compresa fra i 20 e i 30 anni e rispedirli in Ucraina. Vi sembra una cosa possibile? A noi sembra una proposta senza capo né coda. .

L’Italia “non è in guerra contro la Russia” ma invia armi in Ucraina con le quali i soldati ucraini uccidono i soldati russi

Non ci crederete, ma sembra che la Germania stia prendendo in considerazione tale ipotesi. Forse anche la Polonia e qualche altro Paese europeo ininfluente potrebbe essere d’accordo. La Germania e la Polonia – che sono i Paesi europei che ospitano più profughi ucraini (si vocifera di oltre 3 milioni di profughi ucraini in Germania e altrettanti in Polonia, ma forse sono di più in entrambi i Paesi) – si sbarazzerebbero di un bel po’ di gente. L’Ungheria ha detto di essere fermamente contraria: “I cittadini ucraini presenti in Ungheria non hanno nulla da temere”, hanno fatto sapere i governanti di questo Paese. I governanti dei Paesi Bassi non hanno detto di essere favorevoli al rimpatrio degli ucraini in età di leva, ma hanno fatto sapere che non hanno più spazio per ospitare altri profughi ucraini. In Italia l’argomento viene elegantemente evitato. Insomma, nella Ue il dibattito è in corso. Tenendolo ‘basso’, ribadiamo, per evitare di far sapere ai cittadini dell’Unione che in Europa sono presenti da 18 a 20 milioni di profughi ucraini ‘spesati’ dalla stessa Ue che non sa più dove trovare i soldi. E soprattutto che il numero degli stessi profughi sta crescendo, dal momento che la Russia di Putin si sta prendendo tutta l’Ucraina. Come diciamo in Sicilia, va cunza ‘sta barracca. Perché il problema è che all’Ucraina di Zelensky servono militari in tempi brevissimi, non chiacchiere. Ma dall’Unione europea, su questo tema, il presidente ucraino non ha ottenuto risposte concrete. Armi e soldi a volontà, certo: ma di soldati non se ne deve parlare. “L’Italia non è in guerra contro la Russia”, ha detto il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Ma se il nostro Paese non è in guerra contro la Russia perché inviamo armi in Ucraina con le quali i soldati ucraini rimasti uccidono i soldati russi? Qualche ‘genio’ ha ipotizzato di creare un contingente con i migranti che arrivano dal Nord Africa. Idea subito ‘bocciata’ perché sarebbe incredibilmente inumana (con effetti negativi per chi gestisce il flusso di migranti dal Nord Africa verso l’Europa, perché gli stessi migranti si terrebbero alla larga dalla stessa Europa).

Il presidente cinese Xi Jinping è piombato in Europa per provare a strappare alleati agli Stati Uniti d’America

L’unico dato certo è che per gli ucraini e per la NATO le cose si stanno mettendo male, malissimo. La Russia, dopo il sì del Parlamento americano agli aiuti all’Ucraina, come già accennato, ha pressato un po’ di più. Ma non ha calcato troppo la mano. E evidente che il presidente russo Vladimir Putin vuole tenere l’Occidente a ‘bagnomaria’. In queste ore lo ‘Zar’ ha ottenuto una grandissima vittoria diplomatica: i rappresentanti di ben sei Paesi dell’Unione europea – in testa la Francia e Grecia – hanno preso parte ai festeggiamenti organizzati in Russia dallo stesso Putin in occasione del suo quinto mandato. Uno schiaffo agli USA e un secondo schiaffo per la Commissione europea che sta mettendo a punto l’ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Di fatto, Putin sta dimostrando che l’Unione europea è divisa sull’atteggiamento da tenere verso la Russia. Per non parlare dell’aspetto tragicomico, con la Ue che invia soldi e armi agli ucraini con i raprpesentanti di sei Paesi europei che, contemporaneamente, ‘festeggiano’ la quinta elezione di Putin… Sempre contemporaneamente il presidente cinese, Xi Jinping, si è presentato in Europa dove, stringi stringi, ha detto agli europei: ma siete scemi a restare ancora alleati degli americani? Non lo vedete che la vostra economia è con il culo a terra? Basta con la guerra contro la Russia, venite con noi. Invito che non vale per i Paesi del Nord Europa e nemmeno per i Paesi dell’Europa dell’Est ex comunisti, avversari storici dell’ex Unione Sovietica. Ma è una proposta che fa riflettere i governanti di altri Paesi europei. Ad esclusione, ovviamente, di Germania e Italia. Gli italiani hanno una grande esperienza su tale ‘materia’, se è vero che hanno cambiato alleati nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. Ma hanno perso la Secnda guerra mondiale e sono legati agli USA dal Trattato di Parigi del 1947. Idem la Germania. Fa storia a sé il presidente francese Macron, che sta provando a salvare le proprie colonie in Africa con la mediazione della Cina, in verità con poca convinzione, se è vero che, sempre in queste ore, la Francia avrebbe inviato in Ucraina un primo contingente di mille e 500 soldati.

L’incendio della fabbrica a Berlino, il Granchio blu diventato un problema grave nel Mediterraneo e i tanti incidenti mortali in Italia: tutte casualità? Incognita Putin sulle elezioni europee di Giugno

Nel frattempo succedono cose, come dire?, un po’ strane. In queste ore si vocifera che l’Unione europea potrebbe cedere agli americani, che chiedono da tempo all’Unione europea il sequestro dei beni russi presenti in Europa, circa 220 miliardi di euro. Soldi da impiegare nel sostegno all’Ucraina. Nei giorni scorsi il Parlamento europeo si è pronunciato in tal senso. Idea demenziale, sia perché, come abbiamo provato a illustrare, in questo momento all’Ucraina non mancano soldi e armi ma soldati, sia perché questa mossa farebbe fuggire gli altri risparmiatori e investitori esteri presenti in Europa. Nei giorni scorsi sembrava che la Germania di Olaf Scholz fosse quasi pronta a prendere in considerazione l’ipotesi del sequestro dei beni russi presenti in Europa e, improvvisamente, un devastante incendio ha colpito una fabbrica a Berlino, con tanto di nube tossica. Casualità? E che dire del Granchio blu nel Mediterraneo? Si tratta di una specie arrivata dal Nord America che è presente nell’alto Adriatico già dai primi anni ’50 del secolo passato. Per tanti decenni questo granchio non è mai stato un vero problema. Guarda caso, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina il Granchio blu, nel Mediterraneo, sta combinando un ‘gran casino’. ‘Sti granchi si mangiano i pesci e i molluschi togliendoli ai pescatori, distruggono le reti da pesca e attaccano anche gli allevamenti di pesci, di cozze e via continuando. Una rovina. Anche in questo caso siamo in presenza di una casualità? E che dire di tutte le cose negative che stanno succedendo in Italia, dall’incidente del Lago Maggiore in poi (con il coinvolgimento di agenti segreti)? Magari ci sbagliamo ma una domanda la vogliamo porre: non sono un po’ troppi gli incidenti mortali di tutti i tipi che accadono in Italia da un po’ di tempo a questa parte? Non è che l’Europa sta sottovalutando i servizi segreti russi? In tutto questo, tra una ventina di giorni, i cittadini europei dovrebbero votare per il rinnovo del Parlamento europeo. Siamo sicuri che Putin non abbia già pronta una sorpresa per creare altri ‘casini’ a ridosso del voto? E non abbiamo accennato a quello che stanno combinando i ribelli Houthi, che stanno facendo impazzire gli occidentali. Ne parleremo domani.

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