Nel mondo ogni quaranta giorni muore una lingua. ‘Last Speaker’ ovvero l’ultimo ‘parlante’: circa duecento lingue sono conosciute da una sola persona. Il caso della lingua ebraica estinta e fatta rivivere

di Nota Diplomatica

Dove muoiono le lingue

Al momento, si stima che il numero di lingue parlate dalle varie popolazioni terrestri sia di circa 7mila, molte usate da piccoli gruppi di poche centinaia – e anche meno – di persone. Queste ultime sono le ‘lingue morenti’. L’UNESCO calcola che, mediamente, una lingua muoia ogni quaranta giorni, spesso senza lasciare una traccia. Le lingue sulla via dell’estinzione sono perlopiù idiomi tribali e simili, spesso senza forma scritta. Incapsulano però la storia e la vita di un popolo, di un’esperienza e – chissà, noi non lo sapremo mai – una saggezza che non potremo conoscere, di persone che hanno vissuto e provato pensieri che, per noi, non sono più accessibili. Gli idiomi più a rischio sono quelli dell’Australasia: della Papua Nuova Guinea, dove si parla la bellezza di 800 lingue, e dell’Australia settentrionale, dove centinaia di lingue degli aborigeni stanno scomparendo rapidamente. Ormai ne sopravvivono meno di cento.

Il ‘caso’ di New York

Forse, a sorpresa, l’altra parte del Mondo dove il problema è particolarmente acuto è il Nord America, dove le lingue delle tribù indiane si stanno velocemente estinguendo, malgrado i tentativi di preservarle. È forse una parziale consolazione il particolare ‘museo linguistico’ che è New York City, i cui abitanti parlano circa 800 lingue diverse. Il fenomeno ha però una causa triste. New York è quel posto dove si rifugia chi non ha più una propria civiltà e molte delle centinaia di lingue parlate nella città sono conosciute – e usate – solo da poche decine di persone, reduci di ‘civiltà locali’ che ormai non esistono più.

La lingua ebraica e lo Stato di Israele

Secondo gli studiosi, nel mondo ci sarebbero centinaia di idiomi conosciuti da una sola persona: perciò, quando quel soggetto morirà, allora moriranno anche i ricordi – e così, ‘la vita’ – di un popolo intero; una circostanza nota come il fenomeno del ‘Last Speaker, l’ultimo ‘parlante’. Secondo un censimento linguistico del 2023, circa 200 lingue nel mondo sono ormai conosciute da una sola persona. Occasionalmente, molto di rado in verità, una lingua già morta può essere ‘recuperata’ e essere riportata in vita. Il caso più noto è quello della lingua ebraica, una volta essenzialmente estinta e poi fatta ‘rivivere’ per sostenere la creazione dello Stato d’Israele. Gli ebrei del mondo parlano tantissime lingue diverse e l’unificazione di tanti popoli diversi, avendo in comune solo la fede, richiedeva il reperimento di una sola lingua ‘unificatrice’, una che, essendo ‘morta’, non favorisse una parte della popolazione rispetto a un’altra…

Foto Wikipedia

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