Non è che la Russia sta preparando un attacco all’Ucraina per prendere in contropiede USA e Ue? l’incubo della rotta balcanica e il caos a Lampedusa

di Ammiano Marcellino II

Approfittando dello stallo che si registra in America, dove il presidente Biden non ha i voti per far approvare dal Congresso il nuovo pacchetto di aiuti da 24 miliardi di dollari in favore dell’Ucraina, i russi potrebbero sferrare un attacco prendendosi Kiev e altri territori dell’Ucraina

Le notizie sono due. La prima è il possibile cambio di strategia della Russia nella guerra in Ucraina. La seconda è la passarella andata in scena ieri a Lampedusa da parte degli esponenti della Lega e del PD. Come ora proveremo a raccontare, i fatti di Lampedusa e la guerra in Ucraina si incrociano. E se i russi cambieranno strategia la più grande isola delle Pelagie potrebbe essere oggetto di nuove e ben più consistenti invasioni di migranti. Anche se la nostra tesi rimane solitaria, noi continuiamo a sostenere che il flusso di migranti che dal Nord Africa si dirige verso la Sicilia, passando da Lampedusa, è promosso e sostenuto da Russia e Cina, oggi alleati di ferro, due Paesi che ormai da tempo esercitano un grande ascendente in Africa. Mai, a Lampedusa, in tanti anni, il numero dei migranti arrivati dal mare aveva superato il numero degli abitanti della stessa isola. Questo è avvenuto nelle scorse settimane. Il caos che si è scatenato nella più grande isola delle Pelagie è stato un segnale preciso che Cina e Russia hanno lanciato all’Unione europea che continua a sostenere l’Ucraina. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane lo scenario a Lampedusa potrebbe peggiorare. Ma andiamo con ordine.

I problemi di Zelensky: trovare armi e soldi in Occidente e, soprattutto, trovare militari da inviare al fronte

Cominciamo con il possibile cambio di marcia della Russia nella guerra in Ucraina. Fino ad oggi i russi hanno seguito una strategia semplice ed efficace. Si sono arroccati in difesa dei territori ucraini conquistati e hanno sistematicamente respinto la controffensiva di ucraini e occidentali. I russi hanno ridotto drasticamente le perdite, mentre ucraini e occidentali hanno subito grandi perdite di uomini e di mezzi. Con l’arrivo dell’Inverno la situazione di ucraini e occidentali dovrebbe ulteriormente aggravarsi. Non a caso, ormai da tempo, il presidente ucraino Zelensky gira in lungo e in largo tra i Paesi occidentali a caccia di soldi e di armi. Di più: Zelensky deve anche fronteggiare il problema dei militari a pagamento di vari Paesi del mondo che non vogliono più combattere in prima linea nella controffensiva contro la Russia. I mercenari – pagati in minima parte dagli Stati Uniti d’America e in massima parte dall’Unione europea – sanno che andare in prima linea contro i russi significa rischiare di morire o di perdere uno o più arti. I mercenari combattono per i soldi, non per lasciarci la pelle o per perdere uno o più arti a causa delle mine. Così il presidente ucraino non deve solo trovare soldi e armi ma anche militari da mandare al fronte: è per questo che sta cercando di far rientrare in Ucraina i giovani e anche i meno giovani del suo Paese scappati in Europa; ed è sempre per questo che sta mobilitando anche le donne.

La Russia vuole evitare che nella Primavera prossima ucraini e mercenari si presentino con armi sofisticate per attaccare direttamente le città russe

Giunti a questo punto i russi si potrebbero considerare soddisfatti. Sotto il profilo militare stanno letteralmente schiacciando Ucraina, NATO, Unione europea e, in generale, tutto l’Occidente. In economia la Russia cresce, mentre Unione europea e USA sono alle prese con un’inflazione della quale non riescono a venire a capo. Ma c’è un ma. I russi temono che la pausa invernare potrebbe essere foriera di sorprese sgradevoli. Il colosso statunitense nella produzione di armi, Lockheed Martin, avrebbe già pronti i missili ATACMS da inviare a Kiev. E si vocifera anche di altre armi. E questo non va bene per la Russia, che ha già scatenato gli hacher. I russi, in pratica, temono che nella prossima Primavera sarebbero costretti a fronteggiare una guerra con armi sempre più potenti e sofisticate a disposizione degli ucraini e dei mercenari, con la prospettiva del coinvolgimento di città russe, che diventerebbero obiettivi sensibili. E allora? E allora i russi potrebbero aggiornare la propria strategia militare, Approfittando, anche, dello stallo che si registra in America, dove il presidente Joe Biden non ha al Congresso la maggioranza per far approvare aiuti per 24 miliardi di dollari in favore dell’Ucraina. Contro gli aiuti all’Ucraina non sono solo i Repubblicani ma tantissimi cittadini americani che non ne vogliono più sapere di sostenere la guerra in Ucraina con altri aiuti economici. In questo scenario i russi potrebbero decidere di passare al contrattacco, provando a conquistare Kiev e altri territori ucraini.

Il possibile obiettivo di Russia e Cina: colpire al cuore il ‘polmone finanziario’ della guerra in Ucraina, ovvero l’Unione europea

Un azzardo? Certo. Ma un eventuale attacco, con grande dispiegamento di forze – ovviamente con l’aiuto dei propri alleati – creerebbe problemi a Ucraina, NATO, USA e Unione europea che, da protagonisti di una discutibile controffensiva, sarebbero costretti a difendersi. L’eventuale occupazione di Kiev e di altre parti dell’Ucraina da parte dei russi sarebbe un’umiliazione per tutto l’Occidente. Umiliazione in Occidente e caos totale nell’Unione europea già piena di profughi ucraini. Eurostat – l’ufficio statistico della Ue – dice che in Europa si trovano oggi circa 4 milioni di ucraini; numero inverosimile dopo un anno e mezzo di guerra con bombardamenti senza fine, tant’è vero che si parla di almeno 8 milioni di profughi ucraini sparsi per i Paesi della Ue. Un numero che raddoppierebbe se l’attacco dei russi all’Ucraina dovesse riuscire, gettando l’Unione europea nel caos. La Russia, in questo momento, ha bisogno di colpire l’Unione europea, che, lo ricordiamo, è il ‘polmone finanziario’ dell’Ucraina. Va detto, infatti, che, dal 23 Gennaio dello scorso anno fino al 31 Luglio di quest’anno gli USA hanno sborsato, per la guerra in Ucraina, 70 miliardi di euro, mentre l’Unione europea più del doppio, ovvero 156 miliardi di euro (qui un articolo con i dati in dettaglio).

Perché, a partire dai primi giorni di Ottobre, a Lampedusa potrebbe materializzarsi una nuova, grande ondata di sbarchi di migranti. Non è da escludere che Cina e Russia facciamo esplodere anche la rotta balcanica per incasinare il Nord est italiano

Così torniamo a Lampedusa. Russi e cinesi potrebbero usare profughi ucraini e migranti provenienti dall’Africa per gettare nel caos l’Europa dell’Est e l’Italia. Da oltre una settimana, causa maltempo, a Lampedusa non arrivano migranti. Dai primi di Ottobre è previsto il bel tempo con il contestuale arrivo di migranti. Se nelle scorse settimane, come già ricordato, per la prima volta il numero di migranti ha superato di poco il numero degli abitanti di Lampedusa, a partire da Ottobre i ‘numeri’ potrebbero ulteriormente aumentare per creare caos a Lampedusa, in Sicilia e in Italia. Cina e Russia non dovrebbero lasciare entrare in Europa i circa 4 milioni di profughi che la Turchia tiene bloccati nei propri confini con l’Europa per proteggere la Germania, che rimane un Paese amico di russi e cinesi. Ma Cina e Russia potrebbero dare mandato al Governo della Bielorussia di liberare un paio di milioni di profughi, spingendoli verso la cosiddetta rotta balcanica, soprattutto in direzione dell’Italia. Con l’invasione di profughi in Europa provenienti dall’Ucraina, con l’invasione di profughi provenienti dalla rotta balcanica che invaderebbero il Nord est italiano e con un robusto aumento di migranti da spedire a Lampedusa i governanti della Ue e i governanti dell’Italia sarebbero costretti a rivedere la politica di aiuti all’Ucraina. Non c’è nemmeno bisogno di precisare che in questo possibile scenario la guerra con armi sofisticate di Unione europea e Stati Uniti d’America alla Russia che potrebbe materializzarsi la prossima Primavera andrebbe a farsi benedire…

Foto tratta da Il Riformista

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