Ora che l’Ucraina ha i 60 miliardi di dollari americani Zelensky chiederà le truppe per una nuova controffensiva. Toccherà all’Ue inviare militari al fronte per combattere contro i russi?

Da tempo il politologo americano Edward Luttwak (foto sotto tratta da Il Mattino) dice che, oltre ai soldi, all’Ucraina servono militari per combattere

Lo abbiamo scritto ieri sera e lo ribadiamo oggi: con lo stanziamento di poco più di 60 miliardi di dollari – ha poca importanza che si tratti di finanziamento a fondo perduto o prestito come chiesto da Donald Trump – i Democratici americani che governano gli USA con il presidente uscente Joe Biden, nel disperato tentativo di vincere le elezioni presidenziali del prossimo Dicembre, chiederanno al presidente ucraino Zelensky di mettere su entro qualche mese una controffensiva contro la Russia. Il problema è che il Governo dell’Ucraina, pur avendo adesso 60 miliardi di dollari, non ha più molti militari a disposizione e non ha grandi possibilità di trovare mercenari, sempre più restii a combattere contro i russi. Il politologo americano Edward Luttwak, da un anno a questa parte, non fa altro che sostenere che, per combattere in Ucraina contro i russi, i soldi non bastano: bisogna inviare anche truppe (qui un articolo). A questo punto gli americani imporranno senza tanti complimenti all’Unione europea di trovare i militari per condurre la controffensiva contro la Russia. Il Democratico Biden non può andare al voto con la Russia che si sta prendendo l’Ucraina, perché perderebbe matematicamente le elezioni presidenziali. Da parte sua, il Repubblicano Trump non ha fatto le barricate alla Camera dei Rappresentanti per bloccare i 60 miliardi di dollari, perché sa che a morire in Ucraina per cercare di battere i russi non andranno i giovani soldati americani ma altri giovani soldati che, per forza di cose, dovranno arrivare dall’Europa.

Torniamo a ribadire la nostra tesi: a Giugno non ci saranno le elezioni europee, perché l’Europa si ritroverà sempre più infognata nella guerra in Ucraina

Gli americani sono furbi. Il tira e molla alla Camera del Rappresentanti sui 60 miliardi di dollari, che va avanti da mesi, si è concluso in queste ore, a meno di due mesi dalle elezioni europee. Noi scriviamo da tempo che le elezioini europee previste a Giugno non verranno celebrate: e lo ribadiamo, perché tra qualche giorno Zelensky comincerà a chiedere militari. L’Unione europea ha almeno tre opzioni. Acchiappare tutti i giovani ucraini presenti a vario titolo nel proprio territorio e spedirli con la forza a Kiev. Alcuni Paesi europei lo farebbero ma questo scatenerebbe un putiferio. La seconda opzione sarebbe quella di trovare mercenari: ma, come già accennato, di mercenari professionisti – che peraltro dovrebbero essere pagati dall’Unione europea un sacco di soldi – non se ne trovano quasi più: nessun mercenario va a combattere una guerra sapendo che il rischio di morte è elevatissimo. Qualcuno ha sussurrato di urilizzare i migranti: sarebbe una porcata immonda e l’idea è stata scartata (o almeno così si spera: dall’Unione europea, infatti, c’è da aspettarsi di tutto). La terza opzione – già anticipata dal presidente francese Macron – è quella di inviare soldati che fanno capo ai 27 Paesi dell’Unione europea.

Il tempo delle chiacchiere e dell’informazione-televisione-vuoto-niente per non fare riflettere i cittadini è finito. E’ tempo di affrontare la verità delle cose

Finirà casì? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che con il sì del Parlamento statunitense agli aiuti di 60 miliardi di dollari all’Ucraina la parola passa all’Unione europea. Un fatto è certo: in guerra i territori non si conquistano solo con aerei e droni: ci vogliono i soldati che vanno a presidiare le zone riconquistate. Sapendo che sarebbe finita così, i russi hanno bombardato scientificamente le centrali elettriche di centinaia di città ucraine ottenendo due risultati. Primo risultato: hanno fatto scappare la popolazione verso l’Europa, appesantendo la situazione dei Paesi europei che oggi sono costretti ad ospitare milioni di profughi ucraini. Secondo risultato: se i russi, a causa di una nuova offensiva ucraina-occidentale, dovessero ritirarsi dai territori ucraini, lascerebbero terra bruciata ai loro nemici. E’ la tattica che i russi utilizzano da sempre. Non ci resta che aspettare la richiesta ufficiale di militari da inviare al fronte da Zelensky e americani. Ormai, come diciamo noi in Sicilia, semu ‘a strinciuta. Il calcio, il tennis, le elezioni europee e altri argomenti vacui dovranno essere sostituiti dalla verità delle cose. Il tempo delle chiacchiere e dell’informazione-televisione-vuoto-niente per non fare riflettere i cittadini è finito. Siamo proprio curiosi di sapere con quali parole gli ‘europeisti’ – ovvero coloro i quali sognano gli ‘Stati Uniti d’Europa’ – motiveranno l’eventuale invio di giovani militari europei in guerra contro la Russia.

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