Scholz ignora gli agricoltori e sfida la piazza. Caos nelle città tedesche? Confagricoltura di Viterbo e Rieti contro il Governo. Oggi manifestazione di agricoltori sulla Palermo-Sciacca

Il Cancelliere ha confermato le penalizzazioni a carico degli agricoltori della Germania. la prossima settimana sono attese scintille

Si acuisce la protesta degli agricoltori in mezza Europa (sopra foto di trattori in Germania tratta da la Repubblica). E va avanti anche in Sicilia dove sorgono blocchi spontanei qua e là in attesa di organizzare le manifestazioni per la prossima settimana. Da Lunedì dovrebbero partire i blocchi anche in Italia. A parte l’Emilia Romagna, dove la Regione ha annunciato aiuti agli agricoltori per farli restare a casa, nel resto d’Italia cresce il fermento. Il malcontento di tanti agricoltori è legato alla chiusura del Canale di Suez che sta bloccando le esportazioni verso il Continente asiatico. Il problema riguarda soprattutto le mele e i kiwi. A bloccare il Canale di Suez e il Mar Rosso sono i ribelli Houthi appoggiati da Iran, Cina e Russia. Una risposta alla guerra nella Striscia di Gaza e in Ucraina. Una mossa per mettere in difficoltà l’Occidente e, segnatamente, l’Unione europea che sostiene Israele nella guerra in Medio Oriente e l’Ucraina nella guerra contro la Russia. A farne le spese sono gli agricoltori europei che non potranno più esportare i propri prodotti lungo il Canale di Suez e il Mar Rosso. In realtà, ad essere colpiti sono tutti i paesi dell’Unione europea che sono costretti ad acquistare prodotti a prezzi maggiorati, se è vero che le navi, non potendo passare per il Mar Rosso, per arrivare in Europa debbono passare dal Capo di Buona Speranza e dallo Stretto di Gibilterra, con un aggravio dei costi. Uno scenario che farà aumentare l’inflazione in Europa.

Il Governo tedesco di Socialdemocratici, Verdi e Liberali vuole andare allo scontro con gli agricoltori. Vedremo chi vincerà

Come si può notare, la posizione politica assunta dall’Unione europea – appoggio all’Ucraina contro la Russia e appoggio ad Israele contro il mondo arabo crea problemi all’economia europea. E i primi a farne le spese sono gli agricoltori europei che, tra le altre cose, si debbono ‘sciroppare’ anche i prodotti agricoli dell’Ucraina a basso prezzo e i tagli al settore agricolo. In queste ore in Germania il Governo del Cancelliere Olaf Scholz e la maggioranza che lo sostiene – Socialdemocratici, Liberali e Verdi – hanno deciso di andare allo scontro con gli agricoltori. Nelle ultime due settimane gli agricoltori tedeschi hanno invaso le piazze contestando duramente il Governo. Il Cancelliere Scholz ha deciso di resistere: ha confermato l’aumento del prezzo del gasolio agricolo e il mantenimento delle regole della globalizzazione economica ultra-liberista: i prodotti agricoli – peraltro scadenti – di mezzo mondo continueranno a invadere la Germania penalizzando gli agricoltori tedeschi. Il Partito Socialdemocratico del Cancelliere Scholz si conferma, contemporaneamente, piena espressione dei Socialisti europei del Pse – che sono ormai da anni al soldo delle multinazionali – e piene espressione della Ue che vuole sbaraccare buona parte dell’agricoltura, allevamenti animali in testa, per fare mangiare ai cittadini gli insetti. Che succederà? Che la prossima settimana gli agricoltori tedeschi scenderanno di nuovo in piazza, questa volta – si spera – per una lotta più dura per cacciare Scholz dal Governo. Proteste degli agricoltori si registrano anche in Olanda, in Francia, in Polonia, in Romania, in Bulgaria, in Ungheria e in altri Paesi europei.

Da Lunedì primi blocchi di agricoltori in Italia. Confagricoltura a fianco degli agricoltori italiani che protestano

In Italia da Lunedì dovrebbero cominciare i primi blocchi. Le cronache di queste ore registrano un intervento di Remo Parenti, presidente di Confagricoltura di Rieti e Viterbo. “La guerra in Ucraina e in Medio Oriente – dice Parenti – le quotidiane minacce di un possibile allargamento delle zone e degli stati coinvolti nelle operazioni belliche sono evidenti segnali di una crisi geopolitica che genera forti ricadute anche sul settore economico. A questo punto arrivano le considerazioni sull’attuale Governo nazionale di Giorgia Meloni: “Da un Ministro e da un Governo che, a quanto pare, dovrebbero avere come obiettivo il raggiungimento della sovranità alimentare nazionale, gli agricoltori si aspettavano decisamente molto di più. E molto di più deve essere fatto se vogliamo invertire la tendenza, se vogliamo evitare che quello che sta succedendo in Germania, Olanda, Polonia, Francia e in altri Paesi europei, con migliaia di trattori sulle strade e autostrade, non diventi una situazione ricorrente in Italia. Ammesso che non sia già troppo tardi. Risorse che dovevano andare a sviluppare il settore agricolo sono state dirottate per altri scopi, nessuno ci tutela dagli attacchi di pseudo ambientalisti al soldo di chi ha interesse a eliminarci. Nessuna politica agricola, fortemente richiesta, è stata nemmeno programmata e si va avanti con grande confusione della quale approfittano coloro che vogliono speculare sulle nostre terre. Immondizie di vario genere, anche nucleare, rinnovabili a misura di mostro invece che di uomo, daranno presto un ulteriore colpo al nostro specifico territorio viterbese”. Non è un bel messaggio per il Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, cognato della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

In Sicilia, in attesa delle manifestazioni davanti alle Prefetture, manifestazione di agricoltori oggi lungo la strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca al bivio di Poggioreale. Troupe di Mediaset a Marineo

La Sicilia, infine. Oggi è previsto un blocco sulla scorrimento veloce Palermo-Sciacca, all’altezza dello svincolo di Poggioreale. A protestare sono gli agricoltori della Valle del Belìce. Da notare che i Sindaci dei Comuni della valle del Belìce partecipano alla protesta. va dato atto a Lorenzo Giocondo e ad altri agricoltori come lui di avere organizzato molto bene le manifestazioni di protesta, nel rispetto delle leggi vigenti e coinvolgendo altri agricoltori. Stamattina una troupe televisiva di Mediaset sarà in visita presso la cantina di Franco Calderone, a Marineo. Il mondo dell’informazione comincia a porre attenzione alla protesta degli agricoltori in Sicilia. Agostino Cascio, agricoltore del Vallone nisseno pubblica sulla propria pagina Facebook i nomi dei referenti delle altre Regioni italiane. Ne sapremo di più la prossima settimana, quando conosceremo in quali Regioni italiane monta la protesta degli agricoltori.

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