Tutti ci aspettiamo che il Sindaco e il Consiglio comunale di Agrigento si pronuncino contro il folle progetto del rigassificatore in contrada Kaos

da Alessio Lattuca
presidente del Movimento per la Sostenibilità, per la difesa del territorio, per contrastare la collocazione del rigassificatore a ridosso della Valle dei Templi
riceviamo e pubblichiamo

Un progetto senza né capo né coda non può avere la conformità urbanistica

Al Sindaco della Città di Agrigento
al Presidente Consiglio Comunale Città di Agrigento

Il Movimento per la Sostenibilità richiede un rinnovo dell’impegno del Sindaco di Agrigento e del
Consiglio Comunale a contrastare il progetto del rigassificatore e del gasdotto nella Valle dei Templi, così come manifestato dal Sindaco nel corso dell’assemblea svoltasi presso la sede sociale nel Marzo 2022 e successivamente ribadito con particolare enfasi, il primo Marzo 2023 (presso il Polo Universitario) in occasione della premiazione degli studenti che hanno partecipato al Contest per l’ambiente e per una coscienza ecologica. Nel solco delle esperienze maturate e, in ultimo, con l’opposizione prima da parte di Marco Zambuto e, perfino, da parte di Lillo Firetto al Drs 400 del Dipartimento Regionale dell’Energia:
relativo all’accertamento della conformità urbanistica, all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, all’approvazione del progetto e alla dichiarazione di pubblica utilità per il gasdotto di collegamento tra il rigassificatore e la rete nazionale del gas.

Autorizzazioni già scadute e non ripetibili

Al riguardo è opportuno ricordare un comportamento irrituale da parte di Snam, la quale nonostante
fosse venuto meno l’interesse, posto che le autorizzazioni erano già scadute e non ripetibili, ha comunque portato a decisione il procedimento che ha comportato il pagamento delle spese in capo alla Città di Agrigento.
Risulta utile ricordare che il Comune di Agrigento, nelle passate amministrazioni, ha svolto una significativa azione politica a favore della Città di Agrigento e a tutela dello straordinario giacimento di beni culturali ed ambientali, giacché ha impugnato le autorizzazioni rilasciate “illegittimamente” al progetto di Nuove Energie – Enel del rigassificatore e il decreto regionale di autorizzazione del gasdotto nella Valle dei Templi, a Snam Rete Gas. Azioni ulteriormente impreziosite dalla decisione di indire il “referendum consultivo” – al tempo in cui Sindaco di Agrigento era Marco Zambuto – che, seppure postumo, e sebbene non avesse titolo legale, ha contribuito a mettere in luce l’azione a renderla politica, utile e comprensibile!

L’inchiesta della DDA

Sono trascorsi molti anni e nel frattempo è stata percepita dalle comunità e dai media, una perdita
di interesse da parte dell’Enel per il rigassificatore, forse perché non consapevoli delle ripetute
azione di contrasto (che hanno compreso svariate denunce a Istituzioni, Procure della Repubblica,
Dia, Antimafia
) operate da Confimpresa Euromed, Associazione Salvare la Valle dei Templi,
Cerchio – Parco Pirandello e da altre associazioni ambientali e per il No al rigassificatore. Altri fattori sono intervenuti nel mercato, per attenuarne l’interesse, come il basso costo del gas di Putin, in uno con il tempestivo sequestro del cantiere da parte della DDA che ha ipotizzato, in presenza dei “pizzini”, il reato di associazione mafiosa, successivamente derubricato a corruttela, con il recente trasferimento degli atti alla Procura della Repubblica di Agrigento. Ma, con molta probabilità, le ragioni che ne avrebbero causato il temporaneo disinteresse vanno ricercate nella revoca su iniziativa del movimento agrigentino, da parte della Commissione della Concorrenza dell’UE, dei 12 miliardi di euro di contributi (vuoto/pieno) concessi dal governo Prodi, perché ritenuti aiuti di Stato.

All’asta il progetto del rigassificatore?

Tuttavia qualcuno ritorna sul luogo del delitto! Infatti, alla luce delle recenti novità che registra un
fattore inverosimile in seduta plenaria della Commissione e del Parlamento europeo è stata deliberata (con soli 28 voti in più e contro il parere della Commissione Ambiente e non solo) di inserire in Tassonomia il gas climalterante che diventa green e quanto tale può accedere ai i contributi del PNRR appositamente inseriti nel Decreto del Governo Draghi per la realizzazione e la gestione dei rigassificatori e dei gasdotti. Taluni autorevoli soggetti si sono spinti a ipotizzare che Nuove Energie – Enel avrebbe intenzione di mettere all’asta (cioè di disfarsi del progetto che oggi valorizza a 2 miliardi di euro contro
l’iniziale di soli 500 milioni di euro per ottenere i contributi dell’80% previsti dal PNRR) ovviamene, ottenute le “eventuali” rinnovate autorizzazioni.
Un percorso discutibile ma avvalorato dal nuovo piano industriale di Enel che prevede esclusivamente energie rinnovabili e green (vedi emissioni di titoli ESG) e del totale allontanamento del gas.

L’ombra dell’insider trading

Da tempo i soliti noti e le loro lobbyes sono particolarmente impegnati nell’orientare vari governi
affinché dichiarassero il rigassificatore del Kaos (contrada di Agrigento ndr) di importanza strategica al fine di “utilizzare per i loro scopi “solite scorciatoie” e adesso le leggi liberticide adottate da Governo Draghi e confermate dal Governo Meloni) e finalmente hanno ottenuto il “bottino” come avvenuto con la decretazione d’urgenza (Dlgs 27 Novembre 2023) da parte del Governo Meloni. Si tratta di frettolose e intempestive pratiche al limite della legalità, così temerarie che, presumibilmente, nei Paesi di diritto anglosassone, avrebbero integrato il reato di insider trading. Posto che sia attendibile l’ipotesi che una operazione del genere possa generare profitti in borsa e possa remunerare con tanto denaro gli investitori (anche i potenti fondi di investimento americani pesantemente presenti nell’azionariato e nel board) a cui poco importa, per il loro profitto, di devastare luoghi suggestivi, Patrimonio Unesco, che si richiamano ai valori del paesaggio, della tutela dei beni archeologici e alla valorizzazione dell’agricoltura di qualità, del turismo e della pesca tutti elementi straordinari: ai quali attribuire la dovuta importanza per assicurare un degno futuro alle prossime generazioni.

La parola a Sindaco e Consiglio comunale di Agrigento

Il Movimento per la Sostenibilità, le associazione e i cittadini che lo compongono e le comunità
presenti nel territorio, si aspettano che il Sindaco e il Consiglio comunale rassicurino la città in
merito all’opposizione ad un’opera che minaccia la salute, la sicurezza, l’economia, che i cittadini
hanno manifestato di non volere anche nel referendum che ha registrato il 98 % di No da parte di
oltre 8000 elettori.
Nel ringraziare per la sensibilità che sarà riservata alla presente richiesta e, in attesa di tempestiva risposta, data l’imminente scadenza, è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

Il rigassificatore di Porto Empedocle nel centro abitato è pericolosissimo. L’incidente di Viareggio e la strage di Ravanusa non hanno insegnato nulla

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