La Sicilia è piena di arbusti ed erbe secche non rimosse e si chiedono perché gli incendi non danno tregua

Se non ci fossero di mezzo danni ambientali ingenti, paura tra la gente e anche qualche decesso si potrebbe parlare di una sceneggiata

Nei giorni scorsi – prima della sciroccata di ieri – abbiamo percorso in lungo e in largo le strade di Palermo. Ci siamo recati, in particolare, nel Parco della Favorita e nel quartiere ZEN. La Favorita, è noto, è il ‘polmone verde’ del capoluogo siciliano. Ma anche allo ZEN il verde non manca. Una cosa che abbiamo notato è la presenza costante di arbusti secchi ed erbe secche. In pratica, materiale infiammabile non rimosso. In queste condizioni di abbandono non ci vuole molto a far scoppiare un incendio. Durante la sciroccata di fine Luglio – che è stata molto più intensa di quella di ieri, 27 Agosto – nelle cronache sugli incendi si leggeva qua e là della presenza costante di arbusti secchi ed erbe secche. Girando per la città ci sono altre aree private e pubbliche piene di erbe secche. Su Facebook il nostro vecchio amico Pino Apprendi, figura storia della sinistra post comunista palermitana scrive: “In questi giorni vado spesso a Villa Belmonte, un posto meraviglioso, di fronte Villa Igea, con un bel bosco. Vi segnalo che l’erba del sottobosco è alta 1 metro, non so di chi sia la proprietà”. Tra i commenti si legge che Villa Belmonte è di proprietà della Regione siciliana. Le aree andate a fuoco tra ieri e oggi erano o no piene di erbe secche e arbusti secchi? O gli incendi sono scoppiati, come si usa dice in certi casi, per virtù dello Spirito Santo? Se non ci fosse di mezzo l’incenerimento di migliaia di ettari boschi e, in generale, di verde, con paura per tantissime persone e anche qualche decesso, ebbene, si potrebbe parlare di una sceneggiata.

Governo regionale, Comuni, Corpo forestale e Protezione civile faranno qualcosa per liberare le aree verdi pubbliche e private da erbe secche e arbusti secchi o dobbiamo solo sperare che, da qui a metà Novembre, non si materializzino altre sciroccate?

Che senso ha dire una cosa che si sa da anni – e cioè che gli incendi boschivi e, in generale, che gli incendi interessano il verde siciliano sono provocati da “mani criminali” (lo ha detto in queste ore il presidente della Regione siciliana Renato Schifani) – se poi persino le aree verdi di Palermo sono piene di erbe e arbusti secchi? Stando a quello che abbiamo visto con i nostri occhi, anche una sigaretta accesa portata dal vento, in una giornata di vento di scirocco, può provocare il ‘viva-Maria’! Certo, i terroristi-criminali che danno fuoco alle aree verdi, come scriviamo e ribadiamo da tempo, ci sono e operano da alcuni anni in mezzo mondo: e, con molta probabilità, operano anche nella nostra Isola. Ma lasciare le aree verdi piene di erbe ed arbusti secchi aiuta a prevenire gli incendi? L’attuale Governo regionale, nella lotta agli incendi boschivi, ha ripercorso la fallimentare strada del Governo che l’ha preceduto: Corpo Forestale, Protezione civile, Vigili del fuoco e aerei Canadair. I risultati – fallimentari – sono sotto gli occhi di tutti. Non sarebbe il caso di impiegare il personale del Corpo forestale della Regione siciliana e della Protezione civile per eliminare le erbe secche e gli arbusti secchi? La nostra non è una domanda oziosa. In Sicilia l’Estate è lunga e, spesso, le alte temperature si protraggono sino a metà Novembre. Quello che vogliamo dire è che ci potrebbero essere altri tre mesi di stagione calda. Già ci sono state due sciroccate: ciò significa che potrebbe arrivare una terza sciroccata e, magari, una quarta sciroccata. Veramente il Governo regionale pensa di non liberare i boschi e le aree verdi pubbliche e private – comprese quelle cittadine – da erbe secche e arbusti secchi?

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *