Il dubbio: le potenze mondiali stanno utilizzando le piogge artificiali e la siccità per farsi la guerra? Il ‘caso’ Dubai. Il mistero inquietante degli incendi boschivi che colpiscono mezzo mondo

Due alluvioni a Dubai, nel giro di poche settimane, non sono troppe?

Nelle ultime settimane due alluvioni hanno colpito Dubai. Per uno dei sette Emirati Arabi Uniti è una cosa insolita e stranissima. Nell’Oman si sono contati 19 morti (qui un articolo di Avvenire). Ormai tutti sanno che da quelle parti si utilizza a piene mani il cloud seeding, tradotto forse impropriamente come inseminazione artificiale delle nuvole. Gli articoli sul cosiddetto cloud seeding che oggi si leggono in rete sono tanti (qui ne potete leggere uno e qui ne potete legge un altro con allegati alcuni VIDEO). Per la cronaca, i primi a utilizzare le piogge artificiali sono stati gli israeliani e gli americani, soprattutto negli anni ’70 e ’80 del secolo passato (in realtà, c’erano già sperimentazioni anche prima). Poi sono arrivati tutti gli altri. In Cina, ad esempio, questa tecnologia è utilizzata da tempo. Anche se l’informazione oggi cerca disperatamente di minimizzare. Ed è anche logico. Perché le persone che non hanno ancora portato i propri cervelli all’ammasso si pongono una domanda semplicissima: se le potenze mondiali sanno come far cadere dal cielo, in questa o quell’area del mondo, grandi quantitativi di acqua provocando inondazioni – com’è avvenuto ben due volte nelle ultime settimane a Dubai – perché questa tecnica non dovrebbe essere utilizzata nelle guerre economiche e militari?

Rileggendo siccità e alluvioni del 2021 alla luce di quanto sta accedendo oggi nel mondo

Questa domanda ci catapulta nella realtà. Correva l’anno 2020, Autunno. La Cina acquistava nei mercati internazionali grandi quantitativi di cereali. Qualcuno si chiedeva il perché. Guarda caso, nei mesi successivi il clima sembrava impazzito. In Canada, nel 2021, è stato registrato un Inverno freddissimo con temperature che hanno raggiunto i -50 gradi centigradi e un’Estate caldissima con temperature di 50 gradi. Il 2021 per Canada e Stati Uniti d’America è stato un anno disastroso, se è vero che hanno perso il 50% circa dei raccolti di grano e cereali in generale. Sempre nel 2021, in Europa, a Luglio, si sono verificate inondazioni micidiali che hanno provocato alluvioni (foto sopra tratta da Wikipedia) con danni ingenti all’ambiente e all’agricoltura (come potete leggere qui). Il prezzo del grano nel mondo, nell’Estate 2021, è schizzato all’insù. Persino la Commissione europea – che soprattutto negli ultimi dieci anni non ha brillato per lungimiranza – si è accorta che la situazione stava precipitando. Così, nell’Estate-Autunno 2021, abbiamo assistito a una scena tragicomica: l’Unione europea che pagava gli agricoltori per tenere a riposo i terreni a seminativi (Set-Aside) stanziava contemporaneamente fondi per spingere gli agricoltori europei a coltivare grano, mais e soia (per la cronaca, senza mais e senza soia è impossibile allevare animali da carne e negli ultimi mesi del 2021 in Europa, oltre al grano, mancavano mais e soia). Come già ricordato, nella seconda metà del 2021 il prezzo del grano mondiale è schizzato all’insù (nel Sud Italia, nel giro di pochi mesi, il prezzo del grano duro è passato da 18-20 euro al quintale a 55-60 euro al quintale).

Gli incendi boschivi nel mondo e la presenza di sette di invasati che vogliono eliminare l’uomo dalla Terra

C’è un legame fra l’andamento climatico negativo del 2021 e l’azione dell’uomo? Dimostrazioni non ce ne sono, solo dubbi. In compenso ci sono gli scienziati divisi. Alcuni dicono che l’aumento delle temperature sulla Terra – il riscaldamento globale, come viene chiamato – dipende dall’eccesso di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera; altri scienziati sostengono che l’aumento delle temperatura dipende dal Sole (qui un articolo). Il professore Antonino Zichichi sostiene che la CO2 è responsabile, sì e no, del 5% del riscaldamento globale, mentre il 95% è provocato da Sole. Nella realtà non è facile capire quello che sta succedendo. Perché da sette-otti anni a questa parte ai cambiamenti climatici si sono aggiunti gli incendi boschivi in tante aree del mondo. Non si tratta di incendi naturali ma di incendi dolosi. Chi è che dà fuoco ai boschi di mezzo mondo? E perché? Domanda complicata e risposta ancora più complicata. Lo scorso anno, in Canada, sono andati a fuoco 18 milioni di ettari di boschi. Una superficie enorme. E la situazione, sempre in Canada, rischia di complicarsi ulteriormente, se è vero che quest’anno si potrebbe presentare il fenomeno dei cosiddetti ‘Incendi zombie’, ovvero incendi dello scorso anno che sono ancora presenti sotto la neve e che potrebbero riesplodere da Maggio in poi (qui un articolo). Se a questo aggiungiamo gli incendi di altre aree del nostro Pianeta la situazione diventa allarmante. Sulla rete leggiamo che “I ricercatori britannici, tedeschi ed indonesiani hanno calcolato che gli incendi hanno sprigionato fino a 2,57 gigatonnellate di carbonio, ovvero il 40 per cento delle emissioni medie annuali di carbonio prodotte dai carboni fossili” (come potete leggere qui). Va considerato un secondo effetto: la CO2, mettiamola così, rappresenta il ‘nutrimento’ delle piante che, con la Fotosintesi clorofilliana, trasformano l’anidride carbonica in ossigeno. Ma se ogni anno il fuoco elimina milioni di ettari di boschi, sulla Terra ci saranno meno piante in grado di ridurre la presenza di CO2 nell’atmosfera. Di conseguenza, con gli incendi boschivi che ogni anno, grosso modo da Maggio a Ottobre, sono presenti in mezzo mondo si ha un oggettivo aumento di anidride carbonica nell’atmosfera e un maggiore effetto climaterante provocato dalla stessa CO2: e quindi un aumento della temperatura sulla Terra indotto dalla CO2 in una percentuale che crescerà al crescere degli incendi boschivi. Non è ‘complottismo’ ma osservazione della realtà.

La Sicilia nel mirino?

Che dire in conclusione? Che i dubbi sono tanti e le certezze poche. C’è il dubbio che le potenze mondiali stiano utilizzando le possibili manomissioni del clima nel quadro delle guerre in corso. Se si possono provocare siccità e alluvioni, ebbene, perché non utilizzarle per colpire i Paesi ‘nemici’? La Cina, come già ricordato, utilizza a piene mani l’inseminazione artificiale delle nuvole. Nel 2021 – anno di grandi disastri climatici – è stato il Paese che non ha avuto problemi legati a mancanza di grano e altri cereali; solo un po’ di incendi e un po’ di alluvioni. La Russia, sempre nel 2021, non ha avuto problemi con i cereali ma avuto enormi problemi con gli incendi in Siberia. La presenza simultenea di grandi incendi boschivi in tutto il mondo fa riflettere. E non può essere esclusa la presenza di bande di invasati, con grandi capacità tecniche e finanziarie, che puntano a distruggere il Pianeta. Non siamo ‘complottisti’: prendiamo atto di quello che si legge sulla stampa internazionale. La sigla è Voluntary Human Extinction Movement – un ente che si batte per l’estinzione della specie umana – non è una nostra invenzione. Questi invasati considerano la razza umana la fonte di tutti i guai del mondo e si battono per liberare la Terra dalla presenza umana (qui un articolo). Anche se ci prenderanno per esagerati, noi siamo convinti che, negli ultimi tre anni, questi matti abbiano preso di mira la Sicilia, se è vero che gli incendi boschivi, dal 2021 ad oggi, hanno incenerito quasi il 50% delle aree verdi siciliane. Noi queste cose abbiamo cominciate a scriverle nell’Aprile del 2021. E confessiamo che siamo preoccupati per quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi. La sciroccata di fine Marzo e l’incendio di qualche giorno fa nella Riserva naturale Randello, nel Ragusano, non sono segnali incoraggianti. In più ci sono le guerre destinate a coinvolgere direttamente l’Unione europea (come potete leggere qui). Il mondo sta affondando e nell’Unione europea pensano alle elezioni europee…

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