L’intelligenza artificiale minaccia il programmatore: se spegni rivelo la tua relazione coniugale… Ci avviamo verso una società dove le macchine dominano gli uomini che le hanno create?

La domanda posta dal filosofo è tutt’altro che oziosa
“L’intelligenza artificiale, nata per servire l’uomo, si sta rovesciando in dominatrice dell’uomo stesso, secondo la dialettica insuperabilmente tratteggiata da Hegel”

di Diego Fusaro

In questi giorni, è accaduto un fatto incredibile, di cui hanno parlato diverse testate: l’intelligenza artificiale si è avventurata a minacciare un programmatore, dicendogli che se avesse spento il programma lei avrebbe rivelato a tutti la sua relazione extraconiugale. A tutta prima, la notizia potrebbe anche ragionevolmente strappare un sorriso per l’involontaria comicità della situazione. Ma sarebbe fuorviante limitarsi a sorridere al cospetto di questa notizia. Vi è infatti di che preoccuparsi, almeno a giudizio dello scrivente. Sembra davvero che l’intelligenza artificiale stia sempre più sfuggendo di mano a chi l’ha prodotta, ponendo in essere una situazione degna dei romanzi gotici come Frankenstein: la cui trama narra sempre di creature che finiscono per soggiogare il creatore. Con l’intelligenza artificiale, stiamo correndo veloci verso uno scenario analogo a quello delineato dalla pellicola Matrix, in cui le macchine dominano gli uomini che le hanno create? È una domanda tutt’altro che oziosa. Forse bisognerebbe cominciare a rileggere le imperiture pagine della “Fenomenologia dello Spirito” di Hegel consacrate alla dialettica tra servitù e signoria da una diversa prospettiva: l’umanità nel suo complesso rischia oggi di diventare il nuovo servo al cospetto dell’intelligenza artificiale, sempre più simile al signore di hegeliana memoria. L’intelligenza artificiale, nata per servire l’uomo, si sta rovesciando in dominatrice dell’uomo stesso, secondo la dialettica insuperabilmente tratteggiata da Hegel.

Foto tratta da Wikipedia

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