Strage di Ustica: lo ‘scoop’ di Giuliano Amato è stato anticipato dall’ex Presidente della Repubblica Cossiga

di Andrea Piazza

La fragilità della democrazia italiana

Giuliano Amato, già Presidente del Consiglio, ex Ministro dell’Interno (quando Gianni De Gennaro era capo della Polizia), Presidente della Corte Costituzionale, al momento per il secondo triennio Presidente onorario del Centro Studi Americani (con Gianni De Gennaro Presidente) ha rilasciato (si dovrebbe decodificare il perché) una dichiarazione pubblica che addebita l’abbattimento del DC 9, precipitato in prossimità dell’isola di Ustica il 27 Giugno 1980, ad opera di un missile lanciato da un caccia francese. La notizia NON MI SCONVOLGE, nel senso che già nel lontano Gennaio/Febbraio 2007 il grande Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che nel 1980 ricopriva la carica di capo del Governo, aveva dichiarato che la responsabilità nell’azione militare NATO per abbattere l’aereo sul quale si sarebbe trovato Gheddafi era addebitabile ai FRANCESI (come potete ascoltare in questo video). I francesi medesimi, successivamente, ossessionati dai propri interessi macroeconomici (con il supporto degli inglesi e del Presidente ‘pacifista’ USA, Barack Obama ) hanno destabilizzato la Libia per disarcionare Mu ‘ammar Gheddafi, contribuendo a generare indirettamente le condizioni per porre fine al Governo Berlusconi , colpevole di avere manifestato la contrarietà al conflitto di aggressione (le conseguenze sono ben note e le ricadute contro le nostre aziende pubbliche). La loro “grandeur francais” avrebbe dovuto OBBLIGARLI, dal momento che hanno abbattuto un aereo civile nei cieli italiani, ad assumersi pubblicamente le proprie responsabilità. L’abbattimento di un aereo civile con 81 persone È UN ATTO OFFENSIVO GRAVISSIMO ed avere fatto finta di niente ci può fare intuire a certi livelli la fragilità e la funzionalità delle nostre istituzioni democratiche.

Giunti a questo punto il Governo di Giorgia Meloni dovrebbe rimuovere il vincolo del segreto di Stato e fare finalmente chiarezza, una volta per tutte

Alla luce di questa nuova rivelazione i nostri rapporti, così come i recenti accordi (del Quirinale) resteranno immutati? Obbligheremo la Francia, sempre disponibile ad impartirci lezioni, a riconoscere la propria responsabilità ? Ovviamente, rebus sic stantibus, il Governo di Giorgia Meloni per prima cosa dovrebbe rimuovere il vincolo del segreto di Stato e fare finalmente chiarezza, una volta per tutte. Indirettamente anche per spiegarci le numerose morti opportune indirette che hanno contribuito a celare la verità , incluso l’incidente di Remstein che non consentì da lì a qualche giorno di ascoltare i due avieri periti nello stesso incidente (come potete ascoltare qui). Rammento, in occasione dell’intervista a casa mia da parte di Andrea Purgatori che, mentre parlavamo e lo stavano truccando, gli feci una domanda per così dire suggestiva (sapendo che era stato un giornalista di punta sull’inchiesta del DC 9 di Ustica) e mi CONFIDÒ che aveva appreso per via diretta dal Giudice Istruttore Rosario Priore, titolare dell’inchiesta sulla STRAGE DI USTICA, che in un determinato periodo era stato in lista, ‘attenzionato’ per essere ucciso ma il proposito criminale non era stato portato a termine perché i proponenti non erano riusciti ad individuare la sua fonte interna e, pertanto, nell’eventualità nefasta ,le conseguenze sarebbero rimaste imponderabili. Non è casuale in questa dinamica ad intreccio che il recupero del relitto fu appaltato ‘casualmente’ alla società francese IFREMER (Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer, Istituto di ricerca francese per lo sfruttamento del mare) implicitamente in odor di servizi segreti francesi che, a differenza di altre intelligences, hanno una strutturazione piramidale (a comportamenti stagni).

Il recupero dei resti dell’aereo di linea italiano precipitato nel mare di Ustica affidato a una società francese: chissà perché…

La società francese è stata l’unica ritenuta IDONEA NEL RECUPERO FINALIZZATO AD OCCULTARE TUTTO CIÒ CHE AVREBBE POTUTO COMPROMETTERE LA POSIZIONE DELLA FRANCIA… una sorta di bonifica degna delle nostre storie di mafia sicula americana… stragi del 1992 e delitti eccellenti. Non dimentichiamo, per guardare IN PROSPETTIVA, che al momento i francesi, guidati dal Presidente Emmanuel Macron, osservano con estremo interesse gli accadimenti in Niger e dintorni. È altamente probabile, decodificando il modus operandi, che potrebbe riproporsi lo schema che avviò la campagna d’armi per la “liberazione della Libia “… A questo punto, gettando uno sguardo al passato recente per mano francese – conflitto in Libia e non dimenticando la tragedia di Ustica – e riflettendo sul passato lontano non ci resterebbe che dedurre errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Foto tratta da Younipa

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