Ciro Lomonte non molla: il Pnrr è una presa in giro e la Ue a ‘trazione’ tedesca sta per ‘franare’ insieme con la Germania. Le parole di fuoco di Vincenzo De Luca al Governo nazionale

Vincenzo De Luca, per la cronaca, è il presidente della Regione Campania in quasi rottura con il suo partito, il PD
Foto tratta da Italia Oggi

Mentre la Città Metropolitana di Palermo (ma perché non la chiamano Provincia?) festeggia l’arrivo di 2 miliardi di euro del Pnrr per 83 progetti, il Segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, continua la sua crociata solitaria per fare presente, dati alla mano, che i fondi del Pnrr non esistono e che l’Italia, sotto il profilo finanziario, è, come si una dire in Sicilia, muru cu ‘u muru cu ‘u spitali. Lomonte, che ha scritto decine di articoli portando le prove dell’inesistenza dei fondi del Pnrr, citando articoli di giornali dove Sindaci, amministratori di strutture sanitarie pubbliche denunciano l’assenza dei fondi del Pnrr (in calce trovate alcuni di questi articoli), riporta una dichiarazione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, rivolgendosi al vice presidente del Consiglio ha detto: “Invito il Governo, e i colleghi parlamentari a sbloccare immediatamente i fondi Fesr e quelli di coesione che sono stati accentrati a Roma. E ad avere rispetto per chi ogni giorno sputa sangue sul territorio”. (De Luca si vuole ricandidare per la terza volta e dice che si ricandiderà).

Vincenzo De Luca, foto tratta da Wikipedia
Secondo il Segretario politico di Siciliani Liberi, il Governo nazionale di Giorgia Meloni ha “trasformato le Regioni e Comuni in esattorie”

Commenta Lomonte: “Si tratta solo per la Campania di 20 miliardi di euro. Senza i quali, ha aggiunto De Luca, abbiamo 291 Comuni che vanno in dissesto e un’intera Regione che si ferma. De Luca non fa che confermare la posizione di Siciliani Liberi: Roma, al collasso finanziario, non solo non ha mai inviato un centesimo degli inesistenti fondi Pnrr ma si è anche presa quelli comunitari destinati alle Regioni del Sud (Fesr e Fsc), privando, di fatto, i governi regionali e le amministrazioni locali di qualsiasi ruolo politico e amministrativo che non sia la riscossione di tasse e balzelli vari di competenza locale”. Insomma, per il Segretario politico di Siciliani Liberi, il Governo nazionale di Giorgia Meloni, alla disperata ricerca di soldi, ha “trasformato le Regioni e Comuni in esattorie”. Noi non possiamo che confermare quanto scrive Lomonte: per quello che noi sappiamo, l’Unione europea ha dirottato buona parte dei fondi del Pnrr nel pozzo senza fondo della guerra in Ucraina: armi e soldi per mantenere il gran numero di profughi ucraini presenti in Europa. L’ ‘Agenzia Stefani’ dell’Unione europea racconta che i profughi ucraini distribuiti nei Paesi dell’Unione europea sarebbero poco più di 8 milioni ma c’è chi dice che sono più di 16 milioni. Numero in aumento, perché la Russia sta vincendo la guerra e avanza piano piano, dando il tempo ai cittadini ucraini di scappare verso l’Europa. Quanto ai soldi del Pnrr arrivati in Italia (forse le prime tre tranche), una buona parte sarebbero stati utilizzati per pagare gli interessi sul debito pubblico italiano che, grazie ai massoni della Ue, ammontano alla ‘modica’ cifra di 90 miliardi di euro all’anno.

Non solo lo Stato italiano non ha i fondi ma ha scippato al Sud e alla Sicilia una parte del Fondo di sviluppo e Coesione e una parte dei fondi europei

A nostro modesto avviso Lomonte (foto sopra) non sta inventando nulla, anche perché è noto a tutti che il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sta scippando più di 2 miliardi di euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione che verranno utilizzati per iniziare a realizzare quella grande buttanata del Ponte sulle Stretto di Messina. “Ispirata ad una solida cultura politica – scrive sempre Lomonte – Siciliani Liberi ha una posizione politica chiara e seria sulla crisi finanziaria dello Stato e quindi degli enti locali: non ci sarà alcun soccorso della BCE (Banca centrale Europea) con la stampa di denaro per far comprare Btp alla Banca d’Italia e far distribuire il denaro alla popolazione sotto forma di bonus e Reddito di cittadinanza, e alle amministrazioni dello Stato. Per un preciso motivo politico: le stesse forze che hanno concepito e voluto l’euro e l’integrazione economica europea, ormai da tre anni lavorano per la loro dissoluzione. Il default dell’Italia, anello debole dell’unione monetaria, è il modo concreto in cui verrà posta fine all’euro e alla cosiddetta ‘Unione europea’. Questo precipiterà la grave crisi industriale ed energetica della Germania che, occupata esattamente come l’Italia, si ritroverà anche nell’ennesima enorme crisi finanziaria della sua breve storia unitaria che risale agli stessi anni dell’Italia (1860-61)”.

Gli americani vogliono la dissoluzione dell’Unione europea dell’euro

“Le guerre ai confini dell’Europa – prosegue Lomonte – lo dicono molto concretamente. Naturalmente lo sanno tanto De Luca che Salvini. Ma non potrebbero far nulla anche volendo. L’unica cosa responsabile da fare è prepararsi a dover gestire il collasso finanziario ed economico ormai imminente che spazzerà una classe politica ormai sfiancata e priva di qualsiasi idea su cosa andrebbe fatti per salvare ciò che resta dell’economia industriale e dell’agricoltura italiana. Siciliani Liberi da 8 anni si prepara a contribuire con la sua solida e concretamente utile cultura politica ed economica – e con persone capaci e leali – ad affrontare la crisi finanziaria, sociale e politica profondissima che ormai sta per investire insieme Sicilia ed Italia”. In effetti, gli Stati Uniti d’America stanno oggettivamente lavorando per la dissoluzione dell’Unione europea. Gli americani hanno fatto saltare in aria i gasdotti Nord Stream1 e Nord Stream 2 per bloccare il flusso di gas russo non verso l’Europa ma verso la Germania. Gli americani sanno benissimo che il partito Socialdemocratico tedesco è ha rapporti con Gazprom, la multinazionale controllata dal Governo della Russia che si occupa di gas. Gli americani sanno che colpendo e affondando la Germania otterranno due effetti. Primo effetto: toglieranno alla Russia il suo storico alleato tedesco. Secondo effetto: faranno crollare l’Unione europea dell’euro che si regge proprio sulla Germania. I disordini di questi giorni a Berlino e in altre città tedesche non sembrerebbero essere estranei al programma di creare problemi alla Germania e di dissoluzione dell’Unione europea. Per una volta siamo d’accordo con gli americani.

Foto sopra tasche vuote tratta da Italia Oggi

QUI DI SEGUITO GLI INTERVENTI DI CIRO LOMONTE SUI FONDI DEL PNRR CHE NON ESISTONO:

Siciliani Liberi continua a citare casi di Comuni italiani lasciati senza i fondi del Pnrr ma la notizia rimane nascosta. Lomonte: “Il Pnrr non esiste più”

Nuova denuncia di Ciro Lomonte (Siciliani Liberi): la Cassa depositi e prestiti dovrebbe prestare ai Comuni i soldi del Pnrr che non arriveranno più

Il Governo Meloni annuncia l’arrivo della quarta rata del Pnrr. Ma Ciro Lomonte (Siciliani Liberi) insiste: “Il Pnrr è una presa in giro, i soldi non ci sono

“I soldi del Pnrr non ci sono, è tutta una farsa”. Nuova denuncia di Siciliani Liberi mentre gli esponenti di tutti gli altri partiti politici tacciono

I fondi del fantastico e immaginifico Pnrr? ‘Minchie di mare volanti’ che si stagliano nel cielo dell’Unione europea delle chiacchiere. I ‘casi’ di Palermo e Catania

Comincia a sbriciolarsi il muro del silenzio che fino ad oggi ha avvolto la beffa del Pnrr. Il giornale ‘europeista’ Corriere della Sera inizia con i dubbi…

‘Sti soldi europei ci sono? Siciliani Liberi insiste: il Pnrr è privo di fondi. Ma per Governo nazionale, Governo siciliano e Corte dei Conti è tutto regolare. Mah

C’E’ ANCHE QUESTO:

Risanamento della costa orientale di Palermo: ma i 54 milioni di euro di fondi Pnrr ci sono o è la solita presa in giro ‘europeista’ che va in scena in mezza Italia?

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *